Horizon Europe - le raccomandazioni del mondo della ricerca
Puntare sull'eccellenza, rafforzare la cooperazione internazionale e aumentare le risorse finanziare. Sono queste le raccomandazioni dell'Associazione italiana per la ricerca industriale e di 14 associazioni universitarie per il prossimo programma UE per la ricerca e l'innovazione, Horizon Europe.
> Bilancio UE post 2020 - come sara' Horizon Europe
A seguito della presentazione della proposta di regolamento della Commissione UE per il Nono programma quadro per la ricerca e l'innovazione (FP9), Horizon Europe, l'Associazione italiana per la ricerca industriale (Airi) e 14 associazioni universitarie hanno pubblicato una serie di raccomandazioni per integrare la proposta del Collegio dei commissari.
> Horizon Europe: le richieste dell'Italia alla Commissione UE
Le raccomandazioni dell'Associazione italiana per la ricerca industriale
Con riferimento alla dotazione di Horizon Europe, per cui la Commissione UE ha proposto uno stanziamento di 100 miliardi di euro, l'Airi propone l'incremento delle risorse fino a 120 miliardi di euro, con particolare attenzione al secondo pilastro, Sfide globali e competitività industriale.
Il programma, poi, dovrebbe porre maggiore enfasi sul ruolo delle Key Enabling Technologies (KETs), che vede l'Italia impegnata in programmi di ricerca tecnologica ai quali garantire continuità.
L'Airi chiede anche di rafforzare il programma dedicato alle piccole e medie imprese, SME Instrument, soprattutto nel settore manifatturiero, e di incentivare la presenza di valutatori provenienti dal mondo industriale.
Per migliorare l'accesso al programma, infine, l'Associazione raccomanda di semplificare le procedure e le regole di partecipazione, sostenendo laddove possibile il concetto di “value chain” nel processo di valutazione delle proposte, per incentivare l'adesione di nuovi soggetti, come le PMI.
Cosa chiedono le università
Insoddisfatte dell'andamento dei negoziati per il prossimo Quadro finanziario pluriennale, 14 associazioni universitarie, tra cui l'European University Association, hanno individuato una serie di priorità da tenere presente nell'ambito di Horizon Europe.
Il successore di Horizon 2020 dovrà continuare a definire standard per l'eccellenza in Europa, sostenendo la partecipazione di innovatori e ricercatori di tutti gli Stati membri e rafforzando le sinergie con i fondi regionali e le misure adottate a livello nazionale.
Il Nono programma quadro per la ricerca e l'innovazione dovrà anche stimolare la cooperazione internazionale, facilitando la partecipazione dei paesi terzi e dei paesi associati. L'obiettivo è accrescere l'adesione al programma di ricercatori e innovatori provenienti da tutto il mondo.
Le università chiedono, infine, di aumentare il budget di Horizon Europe fino a 160 miliardi di euro.