Corte Conti UE - EUIPO, investire eccedenze in ricerca e sviluppo
L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) dovrebbe attivarsi per utilizzare al meglio le proprie eccedenze di bilancio, investendole in attività di ricerca e sviluppo a sostegno delle imprese. Ecco il giudizio della Corte dei conti europea.
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Secondo la Corte dei conti europea, attualmente l'EUIPO non utilizza le proprie eccedenze di bilancio per nessun uso produttivo, né a livello dell’Ufficio, né a livello dell’UE.
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Il fondo di riserva dell'EUIPO
Situato ad Alicante, l’EUIPO è un’agenzia dell’UE completamente autonoma dal punto di vista finanziario, cui spetta gestire il marchio dell’Unione europea e il disegno o modello comunitario registrato. Il regolamento finanziario dell’EUIPO prevede un fondo di riserva dove confluiscono le eccedenze di bilancio, a copertura delle spese di funzionamento per un anno. Tuttavia, non stabilisce per quale finalità dovrebbero essere utilizzate altre eccedenze accumulate.
A partire dal 2016, nel caso in cui venga generato un surplus di bilancio “sostanziale” durante cinque anni consecutivi, l’EUIPO può decidere di trasferirlo al bilancio dell’UE. Secondo la nuova proposta di regolamento finanziario dell’EUIPO, un’eccedenza è sostanziale se è pari ad almeno il 15% delle entrate annue in ciascuno dei cinque anni. Negli ultimi due anni, l’EUIPO ha generato un’eccedenza annua dell’ordine dell’1% (nel 2017) e del 6% (nel 2018). Sulla base delle attuali disposizioni, sembra dunque improbabile che una parte delle eccedenze venga trasferita al bilancio dell’UE negli anni a venire.
A fine 2018, il fondo di riserva dell’EUIPO ammontava a 243 milioni di euro, ma l’EUIPO disponeva anche di altre eccedenze accumulate per 299 milioni di euro. Del fondo di riserva e delle eccedenze accumulate, 493 milioni di euro (ossia più del 90 %) erano detenuti in attività liquide presso banche, per le quali l’EUIPO attualmente paga interessi negativi. Tali oneri sono ammontati a 1,4 milioni di euro nel 2018.
Il parere della Corte dei Conti europea
"L’EUIPO e la Commissione europea dovrebbero esplorare la possibilità di utilizzare dette eccedenze di bilancio investendole in strumenti finanziari che sostengano attività di ricerca e di innovazione svolte da imprese europee", ha affermato Rimantas Šadžius, il membro della Corte dei conti europea responsabile del parere.
La Corte ritiene che ciò contribuirebbe a tutelare i fondi, genererebbe entrate aggiuntive e potrebbe a sua volta dare luogo a nuovi diritti di proprietà intellettuale. Inoltre, la Corte giudica che le entrate dell’EUIPO derivano dall’esercizio di pubblici poteri fondato sulla normativa dell’UE e che l’Ufficio dovrebbe collaborare con la Commissione e con i co-legislatori dell’UE (Parlamento europeo e Consiglio) per elaborare e applicare un quadro di rendicontabilità maggiormente appropriato.