MISE - rinnovabili centrali nel sistema energetico nazionale
Le dinamiche più innovative del sistema energetico nazionale sono legate al ruolo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. E’ quanto riporta la relazione sulla situazione energetica nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico.
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Lo scorso anno il sistema energetico nazionale ha registrato un aumento della domanda di energia: +1,6% rispetto al 2017, ma ancora al di sotto dei valori pre-crisi.
Domanda soddisfatta da gas naturale e petrolio (complessivamente quasi il 70% del totale), dalle fonti rinnovabili (oltre un quinto del totale) e, in modo residuale, dall’energia elettrica importata e dai combustibili solidi.
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Il ruolo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica
Le dinamiche più innovative del sistema energetico sono legate al ruolo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Le FER soddisfano per oltre un quinto la domanda di energia e si confermano come risorsa strategica – anche in termini economici ed occupazionali – per lo sviluppo sostenibile del Paese.
Nel 2018 le FER hanno soddisfatto oltre il 18% dei consumi finali lordi di energia, ben oltre l’obiettivo previsto dal target europeo al 2020.
Per quanto riguarda il solo settore elettrico, l’incidenza delle rinnovabili sul consumo interno lordo di energia elettrica al netto dei pompaggi è stimata pari al 34,5%, oltre 3 punti percentuali in più rispetto al 2017 e il secondo valore più elevato degli ultimi sei anni dopo il 2014 (quando la quota di FER era stata pari al 37,5%).
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L’efficienza energetica, grazie anche ai molti strumenti di sostegno e promozione adottati (dalle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, al nuovo Conto Termico, ai Titoli di efficienza energetica) ha determinato rilevanti risparmi di energia stimati, nel periodo 2014-2018, in circa 11,8 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Tuttavia, nel corso dell’ultimo anno, il livello di efficienza energetica, pur soddisfacente, è rimasto stabile: l’intensità energetica del PIL risulta infatti in lieve aumento, pur rimanendo tra i valori più bassi dei Paesi OCSE.
L’accresciuto ruolo delle rinnovabili e la dinamica di progressiva riduzione dell’intensità energetica, nonostante il lieve peggioramento del 2018, si legge nella relazione del MISE, contribuiscono a diminuire la dipendenza del nostro Paese da fonti di approvvigionamento estere: la quota di fabbisogno energetico nazionale soddisfatta dalle importazioni, pur rimanendo elevata (pari al 74%), è risultata in diminuzione e ormai al di sotto dei valori storici.