Ricerca industriale: aumentano gli investimenti delle imprese in UE
Le imprese europee investono di più nelle attività di ricerca e sviluppo, con il settore automobilistico, sanitario e ICT in testa. Lo rivela l’ultima edizione dell’Industrial Research and Development Scoreboard pubblicato dalla Commissione UE.
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Il report prende in considerazione un campione di 2.500 imprese di 44 paesi, che complessivamente hanno investito 823,4 miliardi di euro nel periodo 2018-2019, l’8,9% in più rispetto al 2017-2018.
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Industrial Research and Development Scoreboard 2019
A guidare gli investimenti in R&S sono gli Stati Uniti (38%), seguiti dall’UE (25,3%), Giappone (13,3%), Cina (11,7%), Corea del Sud (3,8%) e Svizzera (3,5%).
Le aziende che investono di più in ricerca e sviluppo sono quelle di grandi dimensioni, con Alphabet, Samsung Electronics, Microsoft e Volkswagen in testa. A livello geografico, nella top 50 si collocano 17 imprese europee, 22 statunitensi, 6 giapponesi, 2 cinesi, 2 svizzere e una coreana.
Prendendo in considerazione i settori produttivi, invece, le attività di R&S si concentrano per il 76,6% in tre settori: ICT (38,7%), sanitario (20,7%) e automobilistico (17,2%). Tuttavia i livelli specializzazione variano da zona a zona: l’UE investe di più in ricerca e sviluppo nel campo dell’automotive (31%), al pari del Giappone, mentre USA (52,8%) e Cina (47,1%) si concentrano di più sull’ICT.
Il report è accompagnato da un’analisi dei brevetti presentati tra il 2012 e il 2015, il 9% dei quali fa riferimento al settore green. Di questi brevetti green ben il 53% appartiene alle aziende oggetto dell’Industrial Research and Development Scoreboard 2019, che si concentrano soprattutto in Giappone (30,9%), USA (26,8%), Germania (11,8%) e Corea del Sud (10,5%).
L’azienda che detiene il maggior numero di brevetti green e Toyota, tuttavia nella top 25 troviamo anche diverse imprese europee, tra cui Bosch, Volkswagen, Airbus e Rolls-Royce.
“Le aziende europee continuano ad aumentare gli investimenti in R&S, ma bisogna fare molto di più nella corsa globale per la leadership tecnologica”, ha dichiarato la commissaria europea per la ricerca e l’innovazione, Mariya Gabriel.
A tal proposito la commissaria ha ricordato che nel prossimo settennato verrà lanciato l'European Innovation Council per investire in società ad alto rischio allo scopo di creare nuovi mercati. “Se vogliamo che l'Europa guidi la transizione verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi”, ha sottolineato la Gabriel.