Parlamento UE: il 2% del Recovery Fund sia destinato al settore culturale
Almeno il 2% delle risorse dello Strumento di ripresa e resilienza nell'ambito del pacchetto Next Generation EU dovrebbero andare alle industrie e ai settori della cultura e della creatività. È la richiesta alla Commissione europea e agli Stati membri contenuta in una risoluzione comune approvata dal Parlamento europeo.
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Nella risoluzione, il Parlamento UE manifesta la propria solidarietà agli interpreti, agli artisti, ai creatori, agli autori, agli editori, alle loro società e a tutti gli altri creatori e operatori culturali che sono stati duramente colpiti dalla pandemia mondiale di Covid-19, rendendo omaggio alle azioni intraprese e alla solidarietà dimostrata durante il difficile periodo vissuto da milioni di europei.
Considerando gli sforzi della Commissione e del Consiglio europeo nell'elaborare il pacchetto per la ripresa Next Generation EU, però, il PE esprime preoccupazione per il fatto che non sia stato chiaramente stanziato alcun importo specifico a favore delle industrie e dei settori culturali e creativi.
Quindi, l'invito degli eurodeputati nei confronti di Bruxelles e dei Paesi UE è quello di destinare all'ecosistema cultura almeno il 2% dello Strumento per la ripresa e la resilienza, visto che complessivamente il comparto in Europa rappresenta 7,8 milioni di posti di lavoro e il 4% del PIL.
Inoltre, viene ribadita la necessità di una programmazione e di piani precisi nel passaggio al Quadro finanziario pluriennale 2021-27 per garantire la continuità operativa nelle industrie e nei settori culturali e creativi e per assicurare prevedibilità ai relativi operatori.
Parlamento UE, più fondi per programmi culturali
Nel documento il Parlamento accoglie con favore la creazione del programma REACT-EU, in quanto piano d'azione diretto a stanziare finanziamenti aggiuntivi per le regioni e i settori economici duramente colpiti dalla pandemia, fra cui anche quello culturale. Esprimendo, tuttavia, la propria preoccupazione per la mancata adozione di misure puntuali che garantiscano alle industrie culturali e ai creativi di beneficiare di questa iniziativa, che fa da ponte tra l'attuale Politica di Coesione e la programmazione 2021-27.
Per questo motivo gli eurodeputati esortano gli Stati membri a considerare questi soggetti come strategici e prioritari nel quadro del Recovery Plan e a definire un bilancio chiaro associato a interventi rapidi e concreti dedicati alla ripresa degli operatori in questione.
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Un altro punto cruciale della risoluzione sta nella critica agli scarsi fondi destinati al programma di finanziamento Europa creativa, per il quale il PE richiede di aumentare la dotazione complessiva a 2,8 miliardi di euro.
Il programma Europa Creativa e i suoi sottoprogrammi MEDIA, Cultura e sezione transettoriale garantiscono infatti al settore una cooperazione a livello europeo e un adeguato livello di stabilità grazie all'accesso ai finanziamenti europei, consentendo ai progetti di sviluppare partenariati a lungo termine.
Inoltre, gli europarlamentari invitano Bruxelles ad integrare il supporto alle industrie e ai settori culturali e creativi in tutto il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ricordando che il Parlamento ha già chiesto il raddoppiamento dei fondi stanziati per Europa Creativa nel prossimo QFP e ribadendo con forza la propria posizione.
A proposito di tempistiche, inoltre, è di massima importanza il fatto che i nuovi programmi di finanziamento UE siano ultimati e approvati quanto prima, in modo da poter garantire una transizione senza intoppi rispetto ai programmi precedenti. In caso di ritardo nell'inizio del nuovo periodo di finanziamento, la Commissione dovrà garantire una gestione temporanea per superare il divario tra l'attuale programma Europa creativa e il successivo.
Un altro suggerimento da parte del Parlamento all'Esecutivo europeo è quello di individuare e comunicare con chiarezza un ampio ventaglio di fonti di finanziamento miste di cui possano beneficiare le industrie e i settori culturali e creativi, ribadendo che la futura comunità della conoscenza e dell'innovazione dedicata alle industrie creative e culturali, in seno all'Istituto europeo di innovazione e tecnologia, dovrà svolgere un ruolo guida in tale contesto.
In più, gli eurodeputati chiedono di includere, nell'ambito di Orizzonte Europa, finanziamenti a favore degli attori dei settori culturali e creativi impegnati nella sperimentazione culturale, nell'innovazione e nella ricerca artistica. E di garantire che le PMI dei settori culturali e creativi possano beneficiare di un maggiore sostegno in termini di finanziamento tramite debito grazie ai futuri strumenti di garanzia nell'ambito del programma InvestEU 2021-2027.