Nuovi fondi a CDP Venture Capital per investire in startup e PMI innovative. Focus su green e digitale
Operativo il decreto MISE che assegna a CDP Venture Capital SGR i fondi per sostenere e rafforzare gli investimenti in startup e PMI innovative. Obiettivo: favorire la crescita di un ecosistema d'innovazione e accompagnare i processi di transizione ecologica e digitale delle imprese.
Fondo di sostegno al Venture Capital, estese le modalità di investimento
Con decreto del 26 luglio 2022, pubblicato il 6 settembre in Gazzetta ufficiale, il MISE assegna fondi a CDP Venture Capital Sgr - la società partecipata al 70% da CDP Equity (holding di investimenti controllata da Cassa Depositi e Prestiti) e al 30% da Invitalia - che ha il compito di attirare nuovi investitori, nazionali ed internazionali, e far crescere il mercato del venture capital in Italia.
I fondi nazionali e PNRR a disposizione di CDP Venture Capital SGR
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale diventa operativo il decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo economico che assegna a CDP Venture Capital Sgr 2 miliardi di euro per il sostegno e il rafforzamento degli investimenti in startup e PMI innovative, volti a favorire la crescita complessiva dell’ecosistema dell’innovazione in Italia.
Si tratta di fondi messi a disposizione dal decreto Infrastrutture, che ha autorizzato il MISE a sottoscrivere quote o azioni di uno o più fondi di venture capital fino a 2 miliardi di euro, somme iscritte in conto residui nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Ma la cifra a disposizione di CDP Venture Capital - Fondo Nazionale Innovazione va oltre le risorse messi a disposizione dal dl Infrastrutture.
Ai 2 miliardi, infatti, si aggiungono innanzitutto i fondi PNRR per supportare i processi di transizione ecologica e digitale di startup e PMI innovative: 550 milioni messi a disposizione attraverso fondi di investimento dedicati, che vanno sotto il nome di Green Transition Fund e Digital Transition Fund.
Il primo, il Green Transition Fund, vale 250 milioni. Fondi impiegati per investimenti diretti e indiretti in start-up e spin-off operanti nelle filiere della transizione ecologica.
Può contare invece su 300 milioni di euro il Digital Transition Fund, che sosterrà startup e PMI innovative che operano nelle filiere strategiche per la transizione digitale del paese, tra cui: intelligenza artificiale, cloud, assistenza sanitaria, industria 4.0, cybersicurezza, fintech e blockchain.
Si arriva così a 2 miliardi e mezzo, cui vanno sommati altri 600 milioni allocati da Cassa Depositi e Prestiti e investitori terzi, come previsto sempre dal decreto infrastrutture.
Risorse che andranno a incrementare l’attuale dotazione di CDP Venture Capital, pari a 1,8 miliardi, per un totale di poco inferiore ai 5 miliardi.
Su cosa investe CDP Venture Capital?
Si tratta di un significativo apporto di risorse che fungeranno da volano per la crescita del mercato del venture capital italiano che nell’ultimo anno ha superato quota 1,9 miliardi di euro (+221% rispetto al 2020).
CDP Venture Capital consoliderà le attuali strategie d'investimento rafforzando l’attività dei fondi operativi e, al contempo, ampliando il proprio raggio d’azione con il lancio di nuovi strumenti dedicati ad accelerare la crescita di tutti gli attori del mercato dell’innovazione.
Le nuove risorse verranno utilizzate:
- a sostegno degli operatori del venture capital, anche attraverso il potenziamento dell’attività di investimenti indiretti in fondi;
- per la promozione di iniziative a favore dei processi di transizione ecologica e digitale delle PMI italiane e delle filiere chiave;
- per la creazione di nuovi strumenti di equity e debito per le startup in fase avanzata di sviluppo;
- per il rafforzamento del sostegno alle startup nelle fasi iniziali anche attraverso poli di trasferimento tecnologico e programmi di accelerazione.
I fondi di CDP Venture Capital, la Rete Nazionale Acceleratori e i Poli Nazionali di Trasferimento Tecnologico
La società, lo ricordiamo, effettua investimenti attraverso fondi diretti e fondi di fondi:
- Il Fondo Acceleratori che sviluppa una rete di acceleratori verticali di nuova generazione in partnership con operatori italiani ed internazionali, PMI e corporate, per finanziare le migliori startup nel percorso di accelerazione e nei round successivi;
- Il Fondo Boost Innovation che supporta le corporate italiane nell’avvio e nel finanziamento di startup con un forte impatto innovativo per il business delle corporate stesse e per lo sviluppo dei mercati nei quali operano;
- Il Fondo Corporate Partners I che investe in startup e PMI innovative che operano in settori strategici per il nostro Paese per promuovere la cultura del Corporate Venture Capital collaborando con le aziende italiane;
- Il FOF Venturitaly, il fondo di fondi di venture capital che investe in fondi di VC attivi in tutta la filiera, con l’obiettivo di generare ritorni per gli investitori e sviluppare al contempo il mercato del venture capital in Italia;
- Il Fondo Evoluzione che effettua investimenti diretti in Round A-B su startup e PMI innovative;
- Il Fondo Rilancio Startup che ha come obiettivo quello di supportare il tessuto innovativo italiano: grazie ai fondi stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico e investe in start up e PMI innovative operanti in Italia;
- Il Fondo Technology Transfer che valorizza i risultati della ricerca scientifica e tecnologica sul mercato con un mix di investimenti diretti e indiretti, creando Poli di trasferimento tecnologico in collaborazione con Università e Centri di Ricerca per favorire la nascita di startup deep tech e investendo come FoF in fondi di venture capital specializzati in trasferimento tecnologico;
- Il Fondo Italia Venture I che investe nelle migliori startup e PMI innovative in Italia, insieme a attori privati nazionali e internazionali;
- Il Fondo Italia Venture II che accelera la competitività e lo sviluppo di startup e PMI innovative nel Mezzogiorno. Investe in tutte le fasi del ciclo di vita di un’impresa.
Ai fondi si aggiungono altri strumenti pensati per accelerare la crescita di tutti gli attori del mercato dell’innovazione, come la Rete Nazionale Acceleratori e i Poli Nazionali di Trasferimento Tecnologico, oltre a piattaforme dedicate a supportare, tramite servizi e strumenti dedicati, la crescita delle imprese e dell’intero ecosistema italiano dell'innovazione.