Agrivoltaico: via libera UE agli incentivi italiani per 1,7 miliardi
La Commissione europea ha approvato gli incentivi italiani per l’agrivoltaico. Il via libera, ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, riguarda misure che valgono 1,7 miliardi di euro, incluso il bando PNRR per impianti agrivoltaici innovativi.
Una mappa dell'agrivoltaico in Italia
Il regime di aiuti all’agrivoltaico durerà fino al 31 dicembre 2024 e sarà parzialmente finanziato tramite i fondi PNRR.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, prevede un investimento da 1,1 miliardi per lo sviluppo di sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia che non compromettano l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura, ma anzi contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte.
I fondi PNRR per l'agrivoltaico, che il 10 novembre hanno ottenuto il via libera della Commissione europea ai sensi delle norme sugli aiuti di stato, saranno assegnati dal Ministero dell’Ambiente e delle Sicurezza Energetica tramite un bando ad hoc, la cui pubblicazione è prevista a breve, e che sarà gestito dal GSE.
Il via libera di Bruxelles riguarda però un regime di aiuto che vale complessivamente 1,7 miliardi di euro.
Nell'ambito di tale regime, l'aiuto sarà concesso ai produttori agricoli sia sotto forma di sovvenzioni agli investimenti fino al 40% dei costi (1,1 miliardi) sia tramite tariffe incentivanti, con un bilancio stimato di 560 milioni di euro, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 20 anni.
Tali tariffe saranno determinate mediante una procedura di gara competitiva secondo il principio "pay-as-bid" (pagamento in base al prezzo di offerta) e assumeranno la forma di contratti bidirezionali per differenza. Il sostegno coprirà la differenza tra le tariffe incentivanti e i prezzi dell'energia. In caso di prezzi elevati dell'energia interviene un meccanismo di recupero che consente il rimborso di qualsiasi importo superiore alle tariffe di incentivazione.
I progetti saranno selezionati mediante una procedura di gara competitiva trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari concorreranno per l'importo più basso della tariffa di incentivazione necessaria per la realizzazione di un singolo progetto.
Per beneficiare del regime, i beneficiari devono diventare operativi prima del 30 giugno 2026.
“Questo regime da 1,7 miliardi di euro, parzialmente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, consente all'Italia di sostenere un uso più efficiente dei terreni combinando l'agricoltura con la produzione di energia rinnovabile. Contribuirà a rendere più verde il settore agricolo e favorirà la transizione verso la neutralità climatica, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo”, dichiara il commissario Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza.
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