PSR Piemonte - contributi per gruppi operativi PEI AGRI

Attesa per giugno-luglio l'apertura del bando del PSR per i gruppi operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in agricoltura

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> PEI AGRI - contributi PSR a Gruppi operativi

> Sviluppo rurale - Linee guida ammissibilita' spese ai PSR 2014-2020

Nell'ambito del PSR 2014-2020 del Piemonte entro luglio verrà attivato il bando per l'operazione 16.1.1 – Gruppi operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in agricoltura (PEI), che finanzia la redazione e l’attuazione di progetti collaborativi (tra due o più soggetti) di innovazione nel mondo rurale.

PEI AGRI, Gruppi operativi

I Gruppi operativi (GO) finanziati dell’operazione 16.1.1 faranno parte del Partenariato Europeo per l’Innovazione 'Produttività e sostenibilità dell’agricoltura' (PEI AGRI).

Il PEI AGRI incoraggia la collaborazione tra partner a diversi livelli istituzionali con l'obiettivo di introdurre azioni innovative nelle pratiche agricole, mettendo in contatto i soggetti che operano nel campo della ricerca con gli operatori del settore.

In questo contesto, i GO affiancano il Service point del PEI-AGRI, con sede a Bruxelles, apportando con le loro attività elementi di conoscenza e innovazione. I Gruppi operativi riuniscono diversi attori, come agricoltori, ricercatori, consulenti, imprese, gruppi ambientalisti, associazioni di consumatori, Ong, ecc. Per quanto riguarda la dimensione, la composizione o gli impegni specifici dei GO non ci sono indicazioni specifiche, tuttavia ogni Gruppo deve:

  • essere costituito da almeno due soggetti,
  • prevedere la partecipazione della componente agricola o forestale.

Ciascun Gruppo deve affrontare un problema pratico o una opportunità che può portare a una soluzione innovativa, elaborando un progetto specifico e descrivendo i risultati attesi. Inoltre, il GO deve diffondere i risultati del progetto, in particolare attraverso la rete del PEI AGRI.

PSR, finanziamenti a Gruppi operativi

L'operazione 16.1.1 del PSR 2014-2020 si presenta come un'evoluzione della misura 124 prevista dalla precedente programmazione, con alcune novità:

  • l’innovazione finanziabile è definita in modo molto più generale (non più solo innovazione di prodotto, processo o tecnologica, ma anche organizzativa, sociale, ecc.);
  • maggiore libertà nelle tipologie di partenariato, sia in termini qualitativi (chi può farne parte) sia quantitativi (numero dei partecipanti), sulla base delle esigenze specifiche del gruppo e delle competenze necessarie.

Inoltre, è l’unica operazione del PSR che, attraverso il PEI AGRI, va al di là dei confini regionali.

L'operazione 16.1.1 è articolata in due azioni:

  1. costituzione del GO,
  2. operatività del GO.

Nell'ambito della prima azione dovrà essere presentata una descrizione dell’idea progettuale di massima insieme alla tipologia di partenariato da coinvolgere. La sovvenzione verrà concessa in forma di contributo forfettario (15mila euro), con l'intento di agevolare idee provenienti dal territorio. Al termine di tale azione, i proponenti, non ancora formalmente definiti GO, dovranno redigere il progetto definitivo.

Il finanziamento dell’operatività del Gruppo operativo avverrà nel quadro della seconda azione; in questa fase dovrà essere presentata una descrizione più approfondita del progetto, che deve essere coerente con le Focus area del PSR. In linea generale il contributo concedibile ammonta all'80% della spesa ammessa, ma sale al 100% per i progetti presentati sulle Focus Area 4A, 4B, 4C, 5A, 5C, 5D, 5E (Focus Area ambientali).

La partecipazione alla seconda azione non è possibile se non si è stati ammessi a finanziamento nella prima.

Innovazione, progetti ammissibili

Per poter essere ammesso a finanziamento un progetto collaborativo di innovazione deve:

  • essere relativo a una novità con riferimento alla realtà piemontese;
  • riguardare un tema di interesse per gli operatori del settore;
  • avere come obiettivo fondamentale l’adozione di tale novità.

Non sono finanziabili progetti relativi a nuovi studi o ricerche; lo scopo è quello di utilizzare studi e ricerche già portati a termine i cui risultati sono rimasti inutilizzati, affinché le nuove idee o scoperte siano messe in pratica.

La nuova idea può riguardare un prodotto, una pratica, un servizio, un processo di produzione o un modo di organizzare le cose, ecc. L’approccio perseguito è quello dell’innovazione interattiva, in cui l'input iniziale non proviene solo dal mondo scientifico, ma anche dalla pratica e dagli attori intermedi, in una logica bottom up.

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Photo credit: Chiot's Run via Foter.com / CC BY-NC

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