Fondi Ue - Europa cittadini, progetto italiano su memoria collettiva
Intervista a Silvia Casilio sul progetto europeo WAI sulla memoria collettiva dei cittadini europei.
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Il progetto italiano 'Walls and Integration: Images Of Europe Building (WAI)', coordinato dal Comune di Macerata, è stato selezionato dalla Commissione Ue nell'ambito del bando Europa per i cittadini EACEA 36/2014 - Strand 1 European Remembrance, ricevendo un contributo di 100mila euro. Silvia Casilio dell'Osservatorio di Genere di Macerata, partner scientifico di WAI, ci ha raccontato le caratteristiche del progetto e il percorso seguito per ottenere il finanziamento nell'ambito del programma Europa per i cittadini 2014-2020.
Come avete partecipato al bando Europa per i cittadini EACEA 36/2014?
L'Osservatorio di Genere di Macerata è un'associazione culturale che sin dalla sua costituzione nel 2011 investe moltissimo nella progettazione. Conoscevamo il programma Europa per i cittadini perché avevamo già lavorato alla stesura di due progetti finanziati sempre nell'ambito dell'asse 'Memoria attiva' prima e 'Memoria Europea' poi. Quando a dicembre 2014 sono state pubblicate le priorità per il 2015, abbiamo subito iniziato a ragionare sull'idea progettuale e l'abbiamo sottoposta all'attenzione dell'Ufficio Europa del Comune di Macerata. Allo studio della proposta è seguita la fase della costruzione del network europeo con cui abbiamo poi definito il progetto, le attività e il gruppo target da coinvolgere nei 6 paesi partner. Successivamente il Comune di Macerata, in qualità di capofila, ha provveduto ad inviare la proposta progettuale.
In cosa consiste il progetto?
Il progetto ha l'obiettivo di stimolare la memoria collettiva dei cittadini all'interno di una riflessione che muove dalle divisioni ideologiche del passato per avvicinarli alla comprensione dei mutamenti storico-politico e sociali che hanno portato alla formazione dell'Europa contemporanea.
Le parole-chiave che hanno ispirato il progetto sono essenzialmente tre: WALLS, muri reali e/o ideologici che hanno segnato divisioni politiche, culturali e sociali; INTEGRATION, intesa come un lungo cammino verso un'Europa inclusiva; BUILDING, inteso come processo in divenire.
A partire da queste parole-chiave è stato costruito il 'percorso ideale' di WAI. Un percorso articolato in tre eventi che in 18 mesi, dal 5 ottobre 2015 al 4 aprile 2017, coinvolgeranno direttamente 2mila cittadini di 6 Paesi europei rappresentativi della vecchia e nuova Europa quali l'Italia, la Spagna, l'Irlanda, la Germania, la Lituania e l'Ungheria.
Il progetto prevede diverse attività racchiuse in tre grandi eventi.
Il primo è 'Walls: immagini e memorie oltre la guerra' che analizza le divisioni dell'Europa tra i due blocchi attraverso una mostra fotografica collettiva di immagini raccolte tra i 6 Paesi coinvolti, che sarà allestita a Macerata, a Padova, a Münster, a Cork e a Oviedo. A Macerata la mostra è stata inaugurata a maggio in occasione della Festa dell'Europa.
Seminari, workshop e contest sono invece le attività promosse per il secondo evento dal titolo 'Integration: la memoria, i racconti e le immagini in un confronto tra vecchie e nuove generazioni di europei' per raccontare alla nuove generazioni la guerra fredda, lo sviluppo delle economie europee occidentali e della società dei consumi e l'avvio del processo di integrazione europea da un punto di vista economico prima e politico-sociale dopo. I giovani saranno protagonisti attivi delle attività e saranno stimolati a riflettere sugli effetti delle “divisioni” sull'attuale processo di unificazione europea.
Infine, il terzo evento, 'Images of Europe', con due appuntamenti internazionali. Il primo ha avuto luogo il 21 novembre 2015 presso l'aula Magna dell'ITC “Gentili” con la partecipazione di tutti i partner e di ben 230 studenti delle scuole superiori maceratesi, ed il secondo sarà il convegno finale ad Oviedo per riflettere con docenti, esperti di settore e cittadini sul futuro dell’Europa.
Quali soggetti coinvolge il progetto?
WAI ha il suo punto di forza proprio nel network che gli ruota intorno e che coinvolge Paesi della cosiddetta nuova e vecchia Europa: partner del progetto presentato dal Comune di Macerata sono infatti associazioni ed enti europei che hanno saputo mettere in rete competenze e professionalità diverse, capaci di valorizzare e dare sostanza all'idea progettuale.
Oltre all'Osservatorio di Genere, associazione culturale maceratese responsabile del coordinamento scientifico, ci sono l’Istituto Tecnico Commerciale “Gentili” di Macerata, l’Università di Trento, l'Università di Padova, l'Università di Oviedo (Spagna), SUATEA, sindacato di insegnanti spagnolo, Vytautas Magnus University (Lituania), Westfälische Wilhelms-Universität (Germania), University College Cork (Irlanda) e Eötvös Loránd University (Ungheria), tutti con esperienza in gestione e management di progetti comunitari.
Quali difficoltà avete incontrato nella preparazione del progetto e nell’accesso al bando Europa per i cittadini EACEA 36/2014?
Non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nella fase di elaborazione del progetto. Come già detto, avevamo già avuto modo di confrontarci con il programma Europa per i cittadini studiandone procedure e finalità. Su i contenuti del progetto hanno poi lavorato le esperte dell'Ufficio Europa del Comune di Macerata che hanno seguito concretamente tanto la fase della progettazione che quella della presentazione di WAI.
Il vostro progetto è stato selezionato tra molte proposte. Quali sono i fattori di successo per accedere ai finanziamenti del programma Ue Europa per i cittadini?
Siamo convinte che siano diversi i fattori di successo che hanno caratterizzato WAI. Prima di tutto, come già detto, una conoscenza chiara ed approfondita del programma, degli obiettivi generali e degli obiettivi specifici. Chiarezza delle finalità, efficacia delle azioni proposte, coinvolgimento dei partner, diffusione e disseminazione dei risultati del progetto: questo è ciò su cui abbiamo insistito nell'idea progettuale e che, a nostro avviso, ha costituito un elemento di forza per ottenere il finanziamento.
Inoltre, la partnership che ha saputo collaborare attivamente alla stesura della proposta fornendo informazioni utili sul proprio contesto e sulle attività da mettere in campo. Tutti i partner infatti sono coinvolti attivamente anche se a diverso titolo nella circolazione di idee e saperi.
Infine, il fattore di successo principale di WAI è che si rivolge e coinvolge non solo gli addetti ai lavori ma alla cittadinanza e in particolare alle giovani generazioni. Le attività che riguardano la restituzione e la disseminazione, lo strumento individuato per stimolare la memoria collettiva - e cioè la fotografia - hanno proprio lo scopo di parlare ai giovani e di fornire loro degli strumenti utili a comprendere ciò che è stato e la complessità dei fenomeni contemporanei.
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Photo credit: SFU - University Communications via Foter.com / CC BY