Superbonus: più tempo per i contributi alle assunzioni di tecnici nei Comuni
Il termine del 30 gennaio per l’invio della domanda di contributo da parte dei Comuni intenzionati ad assumere nuovo personale incaricato di occuparsi delle pratiche del superbonus non è perentorio.
A dirlo il Ministero dello sviluppo economico (MISE), che annuncia anche l'imminente pubblicazione di un decreto con le modalità per inviare la domanda di contributo.
In una nota rilasciata il 26 gennaio, il Ministero comunica infatti che il termine del 30 gennaio previsto nella legge di Bilancio non è perentorio e che, invece, i Comuni dovranno seguire le indicazioni operative che saranno contenute in un decreto di prossima emanazione.
“I criteri e le modalità di assegnazione delle risorse”, si legge infatti nel comunicato, “sono in corso di avanzata definizione e saranno oggetto di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che verrà adottato su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e della finanze e con il Ministro dell’Interno, sentita la Conferenza Stato- Città ed autonomie locali”.
Manovra 2021: fondi ai Comuni per assunzioni legate al superbonus
Il contributo ai Comuni è quello previsto nell’ultima legge di Bilancio dove, oltre alla proroga del superbonus - che dovrebbe essere ulteriormente esteso grazie al Recovery plan - il governo ha stanziato anche 10 milioni di euro per aiutare le amministrazioni comunali ad assumere a tempo determinato ulteriore personale con cui rafforzare l’organico degli uffici che gestiscono le domande di accesso all’incentivo.
Una decisione se vogliamo inedita - dato che va in deroga alle previsioni sulle assunzioni nella PA - ma che probabilmente si è resa necessaria visti anche i ritardi accumulati nel 2020 dalla PA sul fronte dell'edilizia privata.
Come saranno assunti i tecnici del superbonus?
Entrando nel merito della norma, i commi 69 e 70 della legge di Bilancio autorizzano i Comuni ad assumere ulteriore personale per il 2021 con contratti che saranno:
- a tempo determinato e a tempo parziale;
- con una durata massima di un anno;
- non rinnovabili.
I tecnici che verranno assunti per un anno potranno essere impiegati solo per “consentire ai Comuni di fare fronte tempestivamente ai maggiori oneri di gestione in ordine ai procedimenti connessi all'erogazione del beneficio” previsto dall’articolo 119 del dl 34-2020 e cioè appunto “gli incentivi per l'efficienza energetica, il sismabonus, il fotovoltaico e le colonnine di ricarica di veicoli elettrici”.
In altri termini, quindi, il nuovo personale non potrà essere dirottato su altri fronti su cui il Comune ad esempio zoppica o è indietro, ma dovrà essere impiegato esclusivamente per smaltire le pratiche dei cittadini che hanno fatto domanda per la detrazione del 110%.
Il contributo ai Comuni per assumere personale per l'agevolazione al 110%
I costi delle assunzioni temporanee del nuovo personale saranno coperti dai Comuni in due modi. Da un lato, infatti, le amministrazioni comunali vi provvedono “nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente”.
Dall’altro, invece, la legge di Bilancio ha istituito presso il MISE un Fondo da 10 milioni di euro con cui saranno erogati ai Comuni contributi per le assunzioni. Per ottenere queste risorse, però, le amministrazioni comunali dovranno inviare una domanda al MISE in cui motivare la richiesta di queste ulteriori risorse.
Sulla base di quanto comunicato però dallo stesso Ministero il 26 gennaio, la deadline per la domanda non è più quella del 30 gennaio, come indicato nel testo della manovra. La scadenza infatti sarà indicata, invece, da un DPCM di prossima emanazione.