L’UE approva la quarta modifica del PNRR presentata dall’Italia
Dopo il via libera di fine ottobre della Commissione UE, anche il Consiglio si è espresso a favore delle nuove modifiche al PNRR richieste dall’Italia. In tutto vengono modificate 21 misure, come Transizione 4.0 o la misura “Crescere Green” prevista dal capitolo RepowerEU, solo per citarne alcune.
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In questo modo salgono a quattro le modifiche al PNRR richieste dall’Italia. Tra queste, oltre a quella dell’8 dicembre 2023 che ha introdotto il capitolo RepowerEU, diventato la settima mission del Piano, vale la pena ricordare anche la modifica di maggio 2024. In quell’occasione, tra le altre cose, l’Italia ha infatti chiesto e ottenuto di eliminare dal Piano l’investimento sui partenariati Horizon Europe e di sostituirlo con gli Accordi per l’innovazione previsti nel Piano complementare. Uno scambio di misure tra i due Piani che è stato poi normato dal DL Omnibus.
La quarta modifica al PNRR dell’Italia
Entrando nel merito dell’ultima modifica al PNRR, la cui richiesta è stata inviata il 10 ottobre da Roma, dai documenti del Consiglio si apprende che le nuove modifiche autorizzate da Bruxelles al nostro Paese riguardano complessivamente 21 misure.
Di queste, 13 misure sono state modificate per attuare alternative migliori al fine di conseguirne il livello di ambizione originario. Si tratta delle misure seguenti:
- il traguardo M1C1-59 ter e la descrizione della misura IT-C[M1C1]-R[R.1.9] (Riforma del pubblico impiego e semplificazione), nell'ambito della componente 1 della missione 1;
- il traguardo M1C1-73 bis e gli obiettivi M1C1-85, M1C1-97, M1C1-97 bis e M1C1-99 della misura IT-C[M1C1]-R[R1.10] (Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni), nell'ambito della componente 1 della missione 1;
- i traguardi M1C1-72 bis, M1C1-72 quater, M1C1-72 quinquies e M1C1-72 sexies della misura ITC[M1C1]-R[R1.11] (Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie), nell'ambito della componente 1 della missione 1;
- gli obiettivi M1C2-2 e M1C2-3 della misura IT-C[M1C2]-I[I1] (Transizione 4.0), nell'ambito della componente 2 della missione 1;
- l'obiettivo M1C3-9 della misura IT-C[M1C3]-I[I4] (Hub del turismo digitale), nell'ambito della componente 3 della missione 1;
- il traguardo M2C2- 6 e la descrizione della misura IT-C[M2C2]-R[R1] (Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno), nell'ambito della componente 2 della missione 2;
- l'obiettivo M2C4-6 e la descrizione della misura IT-C[M2C4]-I[I3.2] (Digitalizzazione dei parchi nazionali), nell'ambito della componente 4 della missione 2;
- l'obiettivo M3C2-5 della misura IT-C[M3C2]-I[I2.1] (Digitalizzazione della catena logistica), nell'ambito della componente 2 della missione 3;
- il traguardo M5C1-9 e gli obiettivi M5C1-10 e M5C1-11 della misura IT-C[M5C1]-R[R2] (Lavoro sommerso), nell'ambito della componente 1 della missione 5;
- il traguardo M5C3-12 della misura IT-C[M5C3]-I[I1.4] (Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali), nell'ambito della componente 3 della missione 5;
- il traguardo M7-10 della misura IT-C[M7]-R[R5] (Riforma 5 – Piano Nuove Competenze Transizioni), nell'ambito della missione 7;
- l'obiettivo M7-30 e la descrizione della misura IT-C[M7]-I[I10] (Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green"), nell'ambito della missione 7;
- il traguardo M7-32, l'obiettivo M7-33 e il traguardo M7-34 della misura IT-C[M7]-I[I12] (Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus a zero emissioni), nell'ambito della componente della missione 7.
Per loro l'Italia ha chiesto delle modifiche, comprese quelle ai pertinenti traguardi e obiettivi.
L’Italia ha altresì chiesto che siano aggiunti gli obiettivi seguenti:
- l'obiettivo M1C3-9 bis per la misura IT-C[M1C3]-I[I4] (Hub del turismo digitale), nell'ambito della componente 3 della missione 1;
- l'obiettivo M2C4-6 bis per la misura IT-C[M2C4]-I[I3.2] (Digitalizzazione dei parchi nazionali), nell'ambito della componente 4 della missione 2;
- l'obiettivo M3C2-5 bis per la misura IT-C[M3C2]-I[I2.1] Digitalizzazione della catena logistica, nell'ambito della componente 2 della missione 3.
A queste si aggiungono poi altre misure che sono state modificate al fine di attuare alternative migliori che consentano la riduzione degli oneri amministrativi, garantendo tuttavia il conseguimento delle finalità di tali misure.
Si tratta delle misure seguenti:
- l'obiettivo M1C1-112 e la descrizione della misura IT-C[M1C1]-R[R1.12] (Riforma dell'amministrazione fiscale), nell'ambito della componente 1 della missione 1;
- gli obiettivi M2C1-15 e M2C1-16 bis della misura IT-C[M2C1]-R[R1.2] (Programma nazionale per la gestione dei rifiuti), nell'ambito della componente 2 della missione 2;
- la descrizione della misura IT-C[M2C2]-I[I4.4.3] (Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco), nell'ambito della componente 2 della missione 2;
- l'obiettivo M2C3-10 della misura IT-C[M2C3]- I[I3.1] (Promozione di un teleriscaldamento efficiente), nell'ambito della componente 3 della missione 2;
- il traguardo M4C1-8 e l'obiettivo M4C1-22 della misura IT-C[M4C1]- I[I.1.3] (Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola), nell'ambito della componente 1 della missione 4;
- il traguardo M5C2-4 della misura IT-C[M4C1]-I[I.1.3] (Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti), nell'ambito della componente 3 della missione 5;
- la misura IT-C[M7]-I[I15] (Transizione 5.0), nell'ambito della missione 7.
Su questi presupposti l'Italia ha chiesto che siano soppresse le informazioni generali o gli elementi procedurali superflui che non contribuiscono alle finalità delle misure, che si chiarisca che alcuni elementi sono connessi alle finalità o al contesto delle misure e che siano semplificate la descrizione delle misure o dei traguardi e degli obiettivi che comportano un onere amministrativo ingiustificato per il conseguimento delle finalità di tali misure e obiettivi.
La modifica al PNRR di ottobre interviene, infine, su una serie di errori materiali presenti nel testo.
In tale contesto, i costi totali stimati del PNRR modificato dell'Italia ammontano a 194.415.951.466 euro. Poiché l'importo dei costi totali stimati del PNRR modificato è superiore al contributo finanziario massimo aggiornato disponibile per l'Italia, "il contributo finanziario totale determinato in conformità all'articolo 20, paragrafo 4, e all'articolo 21 bis, paragrafo 6, assegnato al PNRR modificato dell'Italia dovrebbe essere pari a 71.779.623.788 euro”, spiegano da Bruxelles. Invece “il sostegno pari a 122.601.810.400 euro messo a disposizione dell'Italia sotto forma di prestito rimane invariato”, aggiungono gli organi europei.
Le modifiche apportate al Piano non sono di facile lettura. Per individuarle bisogna, infatti, comparare la nuova versione dell’allegato alla Decisione di esecuzione del Consiglio del 12 novembre 2024 con quella precedente.
Tra le modifiche richieste dall’Italia ad ottobre 2024 figura ad esempio quella a Transizione 4.0 per la quale, nella nuova versione della “Descrizione di ogni traguardo e obiettivo” del Piano, viene meno il riparto del numero dei crediti d’imposta da raggiungere per ogni tipologia di investimenti (beni strumentali materiali, immateriali, attività di R&I, formazione, etc.) rimanendo solo l’indicazione del numero totale di crediti d’imposta da concedere: 69.900 nel caso delle dichiarazioni dei redditi 2021-2022 e 111.700 nel caso delle dichiarazioni presentate nel periodo 2021-2023.
Nel caso invece dell'obiettivo M7-30 relativo ai Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green", nella nuova versione esso passa dall’essere “Erogazione di formazione a 20.000 persone” al prevedere il “Completamento dei moduli di formazione da parte dei beneficiari”.
Il PNRR ha un problema di trasparenza?
Si tratta, insomma, di modifiche molto tecniche e puntuali di cui si è venuti a conoscenza solo ieri, 18 novembre, a seguito di un comunicato stampa emanato dal Consiglio, poi ripreso dal portale italiano dedicato al PNRR, Italia Domani.
Una comunicazione caratterizzata da uno scarto temporale di oltre un mese rispetto all’invio della quarta richiesta di modifica da parte di Roma avvenuta il 10 ottobre. Un dato forse di scarso interesse per il pubblico generalista, ma che potrebbe rappresentare un problema per gli addetti ai lavori, che da tempo ormai lamentano una serie di carenze informative in merito al PNRR.
Tra questi, ad esempio, Openpolis che ha presentato numerose domande di accesso civico agli atti (FOIA, Freedom of Information Act) insieme alle organizzazioni aderenti alla campagna Dati Bene Comune. L’ultimo FOIA di Openpolis risale a settembre e riguarda i dati di dettaglio sulla spesa sostenuta per ogni singolo intervento finanziato. “Informazioni particolarmente importanti - spiegano da Openpolis - perché il dato sulla spesa sostenuta rappresenta un indicatore utile per valutare lo stato di avanzamento delle diverse opere”. Si tratta del quinto FOIA a cui però, a inizio novembre, non è seguita una risposta ritenuta adeguata dall’organismo. “Attualmente, infatti, il governo ha condiviso dei dati aggregati solo a livello di misura. Questo rende impossibile valutare a che punto sono i singoli interventi sui diversi territori del paese, quali stanno rispettando i tempi e quali invece sono in ritardo”, hanno spiegato dall’Osservatorio.
Per maggiori informazioni, consulta la Decisione di esecuzione del Consiglio del 12.11.2024
Per maggiori informazioni, consulta la Decisione di esecuzione del Consiglio del 02.05.2024
Photocredit: Foto di Susan Q Yin su Unsplash