Bilancio Ue 2014-2020: un negoziato che vale mille miliardi di euro
Il negoziato sulle quadro finanziario pluriennale 2014-2020 è in corso. In ballo c'è lo stanziamento di un trilione di euro, in un testa a testa tra i governi che, in linea con le misure di austerità adottate a livello nazionale, chiedono di ridurre le risorse per il bilancio Ue e quelli che, proprio in virtù della crisi, rivendicano risorse per rilanciare la crescita.
Obiettivi
La proposta della Commissione europea mira a riformare il bilancio per una migliore attuazione della strategia Europa 2020 per "una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" e dei suoi vari obiettivi economici, sociali e ambientali. Ma la riforma del bilancio è anche un test importante per l'Unione europea nel tentativo di sostenere la ripresa, l'occupazione e la crescita. Infine, il bilancio dell'Unione europea per il periodo 2014-2020 prevede anche i costi relativi all'adesione della Croazia, che dovrebbe far parte dell'Unione a partire dal 1° luglio 2013.
Risorse
Il Quadro finanziario pluriennale 2007-2013 contava su risorse pari a 976 miliardi di euro, così distribuite:
- competitività e coesione: 44,6%;
- risorse naturali, agricoltura, sviluppo rurale, ambiente e pesca: 42,5%;
- cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia: 1,3%;
- l'Unione come attore globale: 5,7%.
La proposta della Commissione europea, presentata nel giugno 2011, per le prospettive finanziarie 2014-2020 prevede invece lo stanziamento di 1.025 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto al settennato precedente, quindi oltre l'inflazione media del 2% registrata negli ultimi dieci anni.
Per andare incontro alle richieste degli Stati contrari ad aumentare ulteriormente il bilancio dell'Ue, la Commissione ha proposto di ridurre i contributi nazionali e di incrementare le cosiddette "risorse proprie" dell'Unione, attraverso nuove forme di tassazione, come la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Una proposta che non convince, però, paesi come Regno Unito e Germania, mentre vede tra i suoi sostenitori la Francia.
Politica agricola comune
Dopo essere stata per decenni la voce più importante del bilancio dell'Unione, la Politica agricola comune va incontro, nella prossima programmazione finanziaria, a un deciso calo: secondo la proposta della Commissione, la quota della Pac sul bilancio scenderebbe dal 40% a circa il 33% entro il 2020, assestandosi allo stesso livello della Politica regionale. Sempre in tema di Politica agricola, l'Ue si è posta l'obiettivo di 'inverdire' la Pac, legando il 30% della sua dotazione a criteri ambientali quali la diversificazione produttiva, la rotazione e il mantenimento di pascoli permanenti.
Politica regionale
La seconda voce del bilancio dell'Ue è la Politica regionale, o Politica di coesione, che ha l'obiettivo di redistribuire i fondi a vantaggio delle regioni più povere per finanziare progetti di sviluppo. Per la Politica regionale, suddivisa in Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione, la Commissione politica ha proposto di stanziare 336 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
Novità
Connecting Europe Facility
Il meccanismo per collegare l'Europa è un nuovo regime di finanziamento per le infrastrutture dei trasporti, dell'energia e dell'ICT di interesse paneuropeo. Sarà gestito a livello centrale dalla Commissione europea e sarà finanziato con 40 miliardi di euro e in più riceverà 10 miliardi dalla Politica di coesione. Tassi di cofinanziamento maggiorati sono previsti per gli investimenti nelle regioni più povere d'Europa, mentre i project bond serviranno a garantire più risorse di quelle ottenibili solo attraverso finanziamenti pubblici.
Horizon 2020
Orizzonte 2020 è il nuovo programma di ricerca proposto da Bruxelles in sostituzione dei Programmi Quadro di ricerca dell'Ue. Con un budget da 85 miliardi per il 2014-2020, mira a garantire all'Europa la "leadership industriale" in settori quali le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le nanotecnologie, le biotecnologie e lo spazio, ma anche ad affrontare sfide quali la salute e l'invecchiamento attivo, l'efficienza delle risorse, in particolare energetiche, e il contrasto al cambiamento climatico.
Nella proposta dell'Esecutivo Ue anche l'aumento dei fondi per il Consiglio europeo della ricerca, un organismo che fornisce borse di studio per gli scienziati e le università: le risorse del Cer aumenterebbero del 77%, raggiungendo i 13,2 miliardi di euro.
Gestione dei fondi
Attenzione ai bilanci nazionali
Per quanto riguarda l'amministrazione delle politiche esistenti, tra le proposte fa discutere l'idea di collegare l'erogazione dei fondi regionali al rispetto delle regole circa la disciplina di bilancio: solo i paesi i cui deficit sono inferiori al massimale concordato del 3% del PIL e il cui debito è inferiore al 60% del Pil, avranno accesso ai fondi di coesione.
Regioni in transizione
Per garantire il sostegno alle regioni che stanno uscendo dall'obiettivo Convergenza - e impedire che i fondi siano monopolizzati dai nuovi Stati membri -, sarà introdotta una nuova categoria intermedia per le regioni in transizione, il cui Pil pro capite è compreso tra il 75% e il 90% della media Ue.
Partenariati Commissione Ue-Stati membri
Infine, la Commissione propone di concludere contratti di partenariato con ciascuno Stato membro, al fine di realizzare una programmazione più orientata ai risultati, e di coordinare il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo per la pesca all'interno di un unico quadro strategico comune.
Tempistica
Il negoziato richiede l'unanimità e un accordo sarà probabilmente raggiunto solo verso la fine della presidenza cipriota. Gli Stati membri si sono posti l'obiettivo di raggiungere un compromesso entro il 2012 e di approvare il bilancio durante il Consiglio del 13 dicembre 2012.
Links
Commission proposals for the Multiannual Financial Framework 2014-2020
EU Cohesion Policy 2014-2020: legislative proposals
Horizon 2020
European Parliament resolution of 8 June 2011 on Investing in the future: a new Multiannual Financial Framework (MFF) for a competitive, sustainable and inclusive Europe