7PQ: contributi da Marie Curie per i ricercatori che lavorano in Europa
Fino al 18 settembre 2012 l'UE offre ai ricercatori di tutto il mondo la possibilità di richiedere contributi per lo svolgimento delle proprie attività di ricerca negli Stati membri o nei Paesi associati all'Unione. L'iniziativa, dotata di uno stanziamento complessivo di 40 milioni di euro, rientra tra le azioni Marie Curie del 7° Programma Quadro per la Ricerca.
L'invito è rivolto ai ricercatori di qualsiasi nazionalità con una solida esperienza pregressa (almeno quadriennale) in qualsiasi ambito di ricerca, ad eccezione dei campi coperti dal Trattato EURATOM.
Non potranno candidarsi, inoltre, i ricercatori che hanno beneficiato o stanno beneficiando di sovvenzioni per l'inserimento/il reinserimento professionale (ERG or IRG), nell'ambito del 6° e/o del 7° Programma Quadro.
La richiesta di contributo deve essere presentata congiuntamente dal ricercatore e dall'organizzazione (università, centri di ricerca, imprese) presso la quale lavorerà per un periodo massimo di 48 mesi.
Nel caso la domanda sia accettata, la Commissione europea stabilirà un accordo con l'organizzazione ospitante, che a sua volta stipulerà un contrattato di lavoro con il ricercatore vincitore.
Il contributo comunitario concesso coprirà le seguenti spese:
- lo stipendio del ricercatore,
- i costi legati all'attività di ricerca (personale, materiale, spese di viaggio, costi di brevetto e di pubblicazione).
Le domande presentate saranno valutate attraverso un'analisi paritetica, trasparente ed indipendente, basata sull'eccellenza e su una serie di criteri prestabiliti.