Cdm: Agostino Ragosa guidera' l'Agenzia per l'Agenda digitale
C'è il nome del direttore generale dell'Agenzia per l'Agenda digitale tra le novità del Consiglio dei Ministri iniziato il 30 ottobre e in corso anche oggi. A guidare l'Agenzia sarà Agostino Ragosa, attuale responsabile dell’innovazione e dello sviluppo ICT in Poste Italiane. Approvato anche un disegno di legge per la semplificazione nei settori delle infrastrutture, dei trasporti, dell'edilizia e della gestione del territorio.
Agenzia per l'Agenda digitale
Nato nel 1950 a Salerno, laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni presso la Federico II di Napoli, Ragosa ha lavorato dal 1978 al 1993 in Italcable, per poi passare al gruppo Telecom Italia, dove si è occupato come dirigente del settore Ict. Chief Operating Officer del Gruppo Poste Italiane, dall’agosto 2004 all’agosto 2012, per guidare l'Agenzia lascerà l'attuale incarico, sempre in Poste, di Responsabile dell’innovazione e dello sviluppo ICT. Si completa così la selezione che ha visto, a seguito di un apposito avviso, candidarsi oltre 200 esperti.
Disegno di legge per la semplificazione in settori strategici
Tra le novità del ddl:
- l'introduzione dell’istituto della consultazione pubblica per la realizzazione delle opere di interesse strategico. Come avviene in Francia con il debàt public, si dà modo alle popolazioni coinvolte di essere informate e di poter valutare le decisioni riguardanti la realizzazione di grandi opere infrastrutturali;
- nuove misure per stimolare il ricorso ai partenariati pubblico-privati per la realizzazione delle opere pubbliche, quali:
- finanziabilità di progetti e bandi: per verificare la 'bancabilità' dei progetti da realizzare con contratti di partenariato pubblico-privato, le amministrazioni aggiudicatrici potranno chiedere a corredo dell’offerta una manifestazione di interesse da parte di una banca a finanziare l’operazione;
- subentro di un nuovo concessionario designato dagli enti finanziatori del progetto: in caso di risoluzione del rapporto per motivi addebitabili al concessionario, viene introdotto un termine minimo per legge - 120 giorni, prorogabile di altri 60 su richiesta motivata - per la designazione del nuovo concessionario da parte degli enti finanziatori;
- centrale di committenza per l’affidamento delle concessioni: possibilità di ricorrere alle centrali di committenza per favorire l’impiego dello strumento della concessione anche da parte delle amministrazioni di medie e piccole dimensioni, che non dispongono delle competenze necessarie per attivare tali procedure; - semplificazione della procedura di approvazione unica del Cipe del progetto preliminare e della procedura di valutazione di impatto ambientale, grazie all'inserimento di una tempistica definita per il pronunciamento delle singole amministrazioni;
- flessibilità nella ripartizione dei lavori delle imprese che hanno partecipato a una gara di affidamento associandosi in raggruppamento imprese (RTI), ammettendo anche percentuali diverse da quelle indicate in sede di gara;
- semplificazioni normative e riduzione dell’overdesign - cioè la fissazione di requisiti tecnici progettuali più stringenti rispetto a quanto richiesto dalla normativa europea - allineandosi in tema di sicurezza alle norme europee;
- svincolo progressivo delle garanzie di buona esecuzione, così da garantire maggiore liquidità alle imprese che operano negli appalti pubblici, con svincolo automatico nei settori speciali (energia, acqua, trasporti, poste) in caso di messa in esercizio delle opere prima del loro collaudo protratta per oltre 12 mesi;
- incentivi al recupero del patrimonio edilizio esistente, attraverso la riduzione degli oneri di costruzione relativi a ristrutturazioni e recuperi edilizi;
- disposizioni di delega in materia di contratti pubblici, edilizia e governo del territorio e trasporto di persone mediante autobus. L'obiettivo è riordinare e consolidare le normative di questi settori, per garantire agli operatori e agli investitori riferimenti certi e più stabili nel tempo.