Mobilita’ - driverless car e pedaggio stradale nel mirino UE
Mentre la Commissione UE valuta se favorire il wifi al 5G per le auto connesse e lancia una consultazione pubblica sul tema, a Strasburgo il Parlamento europeo propone di riformare il pedaggio stradale.
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Dalle driverless car ai trasporti “tradizionali”: in questi giorni, Commissione e Parlamento UE stanno lavorando per ridefinire le regole della mobilità.
Consultazione pubblica su driverless car
La Commissione sta lavorando a una raccomandazione politica sulle auto connesse e a guida autonoma, che sarà adottata tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2019. In base a indiscrezioni, Palazzo Berlaymont avrebbe intenzione di favorire l’utilizzo della tecnologia wifi al 5G per le auto di ultima generazione.
Le due tecnologie al vaglio della Commissione, nello specifico, sono l’ITS-G5, che usa le reti wifi, e lo standard C-V2X, che sfrutta le reti cellulari 5G. Se Bruxelles favorirà la prima, il C-V2X sarebbe considerato in un secondo momento, allungando i tempi di regolamentazione.
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In attesa che la raccomandazione sia messa a punto, l’Esecutivo UE lancia una consultazione pubblica per identificare le sfide collegate allo sviluppo di veicoli connessi e automatizzati. La consultazione, rivolta ad autorità pubbliche e stakeholder, resterà aperta fino al 4 dicembre 2018.
Tre gli aspetti al centro del questionario:
- le minacce alla cybersicurezza,
- gli aspetti legati alla governance dei dati, alla privacy e alla protezione dei dati: punto controverso, al vaglio anche del Parlamento europeo, che sta valutando l’idea di considerare i dati raccolti dalle auto a guida autonoma come una proprietà intellettuale;
- diversi aspetti legati alle esigenze tecnologiche per test su larga scala 5G.
Riforma del pedaggio stradale
Nel frattempo, la plenaria del Parlamento europeo approva un progetto di direttiva che stabilisce che i Paesi dell'UE che impongono una tariffazione stradale basata sul tempo dovranno passare a quella basata sulla distanza.
Le nuove norme, se approvate in via definitiva, si applicheranno ai camion e agli autobus a partire dal 2023 e ai furgoni a partire dal 2027.
La legislazione mira a contribuire al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti e a rendere più equi i diritti di utenza stradale.
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Queste norme regolerebbero gli oneri che gli Stati membri dell'UE già impongono o stanno per introdurre sulle strade della rete stradale transeuropea dei trasporti.
Per garantire che i veicoli siano tassati in funzione dell'uso effettivo della strada e dell'inquinamento da essi generato, il pedaggio autostradale imposto dagli Stati membri basato sulla distanza dovrà essere introdotto dal 2023 per i veicoli pesanti e i furgoni destinati al trasporto di merci di maggiori dimensioni (oltre 2,4 tonnellate) e dal 2027 per veicoli commerciali leggeri, ossia furgoni e minibus.
Per incoraggiare inoltre un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell'UE dovrebbero fissare tariffe stradali diverse in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo.
A partire dal 2021, se uno Stato membro applica un pedaggio per l'uso della strada ai veicoli pesanti e ai grandi furgoni per il trasporto merci, l’ammontare dello stesso dovrebbe prendere in considerazione anche gli "oneri per i costi esterni", cioè per l'inquinamento atmosferico o acustico dovuto al traffico. A partire dal 2026, se un pedaggio per i costi esterni viene applicato a un qualsiasi tratto di strada, questo dovrebbe essere applicato anche alle altre categorie di veicoli.
Per eliminare le esenzioni consentite dalle norme attuali, il pedaggio stradale negli Stati membri dovrebbe applicarsi a tutti i veicoli pesanti e ai grandi furgoni merci, sempre più utilizzati per le operazioni di trasporto merci, a partire dal 2020. Le norme attuali consentono di esentare i veicoli di peso inferiore a 12 tonnellate e autobus e pullman.
Le nuove norme consentirebbero ai Paesi di fissare sconti, ad esempio, per gli utenti abituali di veicoli leggeri in zone non densamente popolate e nelle periferie delle città.
Per garantire che gli utenti occasionali e i conducenti di altri Paesi UE siano trattati equamente, il progetto di legislazione stabilisce anche dei limiti di prezzo per i bolli a breve termine che possono essere imposti ai conducenti di automobili. Infine, i deputati hanno convenuto che dovrebbero essere disponibili anche bolli per periodi brevi, come un giorno o una settimana.
La relazione è stata approvata con 398 voti favorevoli, 179 contrari e 32 astensioni. Il Parlamento avvierà i negoziati con il Consiglio non appena i ministri dell'UE avranno stabilito la propria posizione.