Banche: nuove regole per la gestione delle crisi e l'assicurazione dei depositi
La Commissione europea ha proposto un quadro rafforzato per la gestione delle crisi, con focus sulle banche di piccole e medie dimensioni, che mira a evitare l'impiego di denaro pubblico per il salvataggio degli istituti.
Cosa prevede la riforma dei requisiti patrimoniali delle banche
La riforma adottata dalla Commissione europea il 18 aprile aggiorna l'attuale quadro dell'UE per la gestione delle crisi bancarie e l'assicurazione dei depositi (quadro CMDI), al fine di "garantire l'agevole uscita dal mercato di qualsiasi banca, indipendentemente dalle sue dimensioni o dal suo modello commerciale", ha spiegato la commissaria per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, Mairead McGuinness.
Il pacchetto si concentra in particolare sui piccoli istituti, le cui crisi sono state affrontate in alcuni casi utilizzando risorse dei contribuenti, anziché le risorse interne obbligatorie della banca o delle reti di sicurezza private finanziate dal settore (i sistemi di garanzia dei depositi e i fondi di risoluzione).
La richiesta di completare l'Unione bancaria, concentrandosi in particolare sul quadro per la gestione delle crisi e l'assicurazione dei depositi, era arrivata dalla dichiarazione dell'Eurogruppo del 16 giugno 2022, in linea con l'ultima relazione del Parlamento europeo in materia.
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Cosa prevedono le nuove regole sulle crisi bancarie per i piccoli istituti
La proposta della Commissione fornisce alle autorità una serie di strumenti per organizzare l'uscita ordinata dal mercato delle banche in dissesto di qualsiasi dimensione e modello commerciale, agevolando l'uso di reti di sicurezza finanziate dal settore per tutelare i depositanti, per esempio trasferendoli da una banca in difficoltà a una sana, e stabilendo che la prima linea di difesa deve essere la capacità interna degli istituti di assorbire le perdite.
Tre i macro obiettivi della proposta: tutelare i contribuenti, proteggere i depositanti e sostenere l'economia reale e la sua competitività.
In particolare, per preservare la stabilità finanziaria e proteggere il denaro dei contribuenti, la proposta favorisce il ricorso a sistemi di garanzia dei depositi in situazioni di crisi per proteggere i depositanti (persone fisiche, imprese, enti pubblici, ecc.) dalle perdite, qualora sia necessario per evitare il contagio di altre banche e gli effetti negativi sulla comunità e sull'economia. Facendo affidamento sulle reti di sicurezza finanziate dal settore (come i sistemi di garanzia dei depositi e i fondi di risoluzione), la proposta tutela meglio anche i contribuenti, che non sono costretti a intervenire per mantenere la stabilità finanziaria. I sistemi di garanzia dei depositi possono essere usati a tal fine solo dopo che le banche hanno esaurito la loro capacità interna di assorbire le perdite, e solo per le banche per le quali era già prevista la risoluzione.
Per proteggere l'economia reale dall'impatto dei dissesti bancari, inoltre, le norme proposte consentiranno alle autorità di sfruttare appieno i numerosi vantaggi della risoluzione come componente fondamentale del pacchetto di strumenti per la gestione delle crisi. Rispetto alla liquidazione, la risoluzione può causare meno problemi ai clienti perché questi ultimi mantengono l'accesso ai loro conti, per esempio attraverso il trasferimento a un'altra banca. Inoltre le funzioni essenziali della banca sono preservate, il che comporta vantaggi per l'economia e la società in generale.
Per migliorare la tutela dei depositanti, infine, confermato il livello di copertura di 100 mila euro per depositante e per banca, fissato nella direttiva relativa ai sistemi di garanzia dei depositi, la proposta odierna va a armonizzare ulteriormente le norme di tutela dei depositanti in tutta l'UE. Il nuovo quadro estende la tutela dei depositanti agli enti pubblici (per esempio ospedali, scuole, comuni), nonché al denaro dei clienti depositato in determinati tipi di fondi dei clienti (per esempio da società di investimento, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica). Nel pacchetto anche ulteriori misure volte ad armonizzare la protezione dei saldi di conto bancario temporaneamente elevati, quando superano 100 mila euro in ragione di particolari eventi della vita (come le successioni o gli indennizzi assicurativi).
L'assetto definitivo del pacchetto legislativo dipenderà dal negoziato tra il Parlamento europeo e il Consiglio.
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