Legge Stabilita': cancellazione contributi per assunzioni nel 2015
La cancellazione dei contributi per i primi tre anni di contratto, prevista dalla legge di Stabilità 2015 nell'ambito del Jobs act, dovrebbe riguardare solo le assunzioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2015.
In base alle anticipazioni circolate in queste ore, il testo della legge di Stabilità approvato dal Consiglio dei Ministri prevederebbe il completo azzeramento dei contributi a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni effettuate nel 2015. La quota di contributi a carico dei lavoratori, invece, continuerebbe ad essere versata dalle imprese. Balletto di cifre per ora sulle risorse necessarie a coprire gli importi non versati dai datori di lavoro: si parla di circa 1,9 miliardi per il 2015 e si ipotizza di arrivare ad oltre 3 miliardi nel 2017.
Incertezza anche sul limite di 6.200 euro su base annua che sarebbe previsto nella legge di Stabilità: non è chiaro infatti se l'agevolazione si applichi solo ai contratti con contributi fino a 6.200 euro in un anno o se lo Stato garantisca lo sgravio a tutte le nuove assunzioni, a prescindere dal reddito e quindi dei contributi da versare, fino a un importo di 6.200 euro.
Poca chiarezza anche rispetto ad eventuali paletti per evitare licenziamenti al termine del triennio di applicazione della misura. Il ministro del Lavoro Poletti sarebbe infatti favorevole a prevedere la restituzione dell'incentivo in caso di licenziamento al termine dei tre anni, mentre il presidente del Consiglio Renzi e il ministro dell'Economia Padoan sono contrari.
Parallelamente attivazione della misura, la legge di Stabilità prevederebbe la cancellazione delle agevolazioni fiscali per la stabilizzazione degli apprendisti. A saltare sarebbe, cioè, il mantenimento anche nel primo anno di contratto a tempo indeterminato della contribuzione agevolata al 10% - o dello sgravio totale in caso di aziende con non più di nove dipendenti - previsto durante il periodo di apprendistato.
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