Codice Appalti - Anac licenzia le prime linee guida
Arriva il primo tassello dell’attuazione del Codice appalti. L’Autorità anticorruzione sta per pubblicare il primo pacchetto di linee guida, composto da cinque documenti.
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Comincia così ufficialmente il processo di integrazione del Dlgs n 50 del 2016 relativo al Codice appalti. Restano in sospeso soltanto due provvedimenti: quello sulle commissioni giudicatrici e quello sulla trattativa privata. Si tratta di regole molto delicate, per le quali servirà un supplemento di lavoro. Più avanti arriveranno le indicazioni sul partenariato pubblico privato (PPP). E, intanto, l’Ance chiede l’attivazione di una fase transitoria fino al primo gennaio del 2017, per bloccare la frenata del mercato.
Chiusa la consultazione
La pubblicazione arriva a conclusione del processo di consultazione degli addetti ai lavori che ha portato centinaia di proposte di emendamento all’Anac. Diventano così definitivi cinque documenti: affidamento dei servizi di progettazione, offerta economicamente più vantaggiosa, responsabile del procedimento, direttore dei lavori e direttore dell’esecuzione.
Gli altri documenti in arrivo
Restano fuori soltanto due documenti: quello sulla composizione delle commissioni giudicatrici esterne alle stazioni appaltanti e quello sulle procedure sotto la soglia comunitaria. Sono due tasselli molto delicati dell’organizzazione del sistema degli appalti pubblici. Per entrambi è stato necessario un supplemento di analisi, per evitare l’introduzione di regole che possano portare problemi in futuro.
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Il calendario dell'Anac
Il cronoprogramma dell’Anac, comunque, prevede di chiudere il processo di approvazione dei primi dieci documenti entro la pausa estiva, come auspicato anche dal ministro Graziano Delrio. Si partirà dal documento sui contratti sotto la soglia comunitaria, entro la prossima settimana. Poi, a inizio luglio, si passerà al documento sui commissari di gara.
Entro l'estate le regole per il PPP
Infine, sarà il momento delle tre linee guida attualmente in consultazione, che riguardano il rating di impresa, gli illeciti professionali e il partenariato pubblico privato. Prima dell’entrata in vigore, i documenti saranno inviati alle commissioni parlamentari e al Consiglio di Stato per un parere.
La questione del blocco del mercato
Resta, intanto, da affrontare il problema del blocco del mercato. Sia i dati del Cresme che quelli dell’Oice negli ultimi giorni hanno evidenziato un forte calo sia dei bandi di lavori che di quelli di progettazione, nell’ordine dell’80-90 per cento. Le stazioni appaltanti, quindi, stanno incontrando difficoltà nell’applicazione delle nuove regole. Sul punto, l’Anac si prepara a intervenire.
Le indicazioni di Cantone
Secondo il presidente Autorità Raffaele Cantone al momento non ci sono giustificazioni al blocco in corso, visto che il vecchio regolamento appalti resta pienamente operativo e consente alle amministrazioni di lavorare. In ogni caso, per l’Anticorruzione le linee guida in arrivo, soprattutto quella sull’offerta economicamente più vantaggiosa, sono destinate a sbloccare la situazione.
La richiesta dell'Ance
Anche se i costruttori dell’Ance chiedono che il sistema venga congelato per qualche mese. Lo ha detto il presidente Claudio De Albertis, che ha sollecitato una moratoria fino al prossimo primo gennaio. Bisogna, cioè, mettere in piedi una fase transitoria che sospenda l’entrata in vigore delle nuove regole, dal momento che le Pa e le imprese sembrano chiaramente in confusione.