Dazi USA - al via le misure commerciali UE per riequilibrare il mercato
In risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni di prodotti d’acciaio e d’alluminio provenienti dall’UE, Bruxelles adotta misure di riequilibrio su una serie di prodotti made in USA del valore di 2,8 miliardi di euro.
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La Commissione europea ha adottato il regolamento che istituisce misure da parte dell’Unione per riequilibrare il peso delle tariffe, in vigore dal 1° giugno, sui prodotti di acciaio e alluminio europei in entrata negli States che, secondo il presidente Donald Trump, "minacciano di indebolire la sicurezza nazionale”.
Le misure di Bruxelles, in vigore dal 22 giugno, riguardano un elenco di prodotti non solo siderurgici, ma anche agricoli e di altro tipo, il cui valore complessivo stimato in importazioni è di 2,8 miliardi di euro.
Per riequilibrare completamente il danno provocato dai dazi USA, stimato in 6,4 miliardi, Bruxelles intende attivare un secondo provvedimento - su ulteriori prodotti statunitensi per un valore di 3,6 miliardi di euro - in una fase successiva, tra tre anni o dopo un'eventuale conclusione positiva in sede di risoluzione delle controversie presso l’OMC.
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Applicando questi dazi, assicura l’Esecutivo UE, l’Unione esercita i propri diritti in linea con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). L’adozione del regolamento segue una prima notifica dell'elenco completo all'OMC e la sua successiva approvazione da parte del Collegio dei commissari dell’Organizzazione.
Le misure di riequilibrio europee saranno efficaci fino a quando rimarranno in vigore le tariffe statunitensi, in linea con l'accordo di salvaguardia dell'OMC e con la legislazione UE.
L’imposizione di dazi, lo ricordiamo, è solo una delle tre strade intraprese da Bruxelles in risposta alle restrizioni commerciali di Donald Trump. La triplice strategia della Commissione prevede anche l’avvio della tradizionale procedura legale in sede OMC, già lanciata il 1° giugno, e "un’azione salvaguardia" a protezione del mercato UE nel caso in cui vengano deviati flussi di acciaio statunitense a basso costo verso l'Europa.
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