Agricoltura: contributi per ricerca su colture proteiche e lattiero-caseario
Il Ministero delle Politiche agricole lancia due bandi per il finanziamento di progetti di ricerca: uno dedicato allo sviluppo delle colture proteiche e delle leguminose ad uso foraggero, l'altro per il settore lattiero caseario.
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Le risorse disponibili ammontano complessivamente ad oltre 1,6 milioni di euro e per entrambi i bandi sono destinate a progetti presentati esclusivamente dalle Università statali e non statali e dagli Enti di ricerca pubblici.
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Ricerca sulle colture proteiche
Il primo avviso, con una dotazione di 891mila euro, finanzia azioni di ricerca sulle colture proteiche e leguminose ad uso foraggero dirette a:
- incremento delle produzioni;
- sviluppo di sistemi di coltivazione più sostenibili basati sulle rotazioni delle colture;
- valorizzazione delle varietà locali;
- resistenza allo stress delle colture in funzione dei cambiamenti climatici;
- miglioramento dei contenuti proteici.
Ciascun progetto deve prevedere un costo non superiore a 150mila euro, ad esclusione del costo del personale a tempo indeterminato, non finanziabile, che comunque deve figurare nella “scheda progetto”.
La durata non deve essere superiore a 24 mesi e la realizzazione può coinvolgere un massimo di due unità operative di cui una coincidente con il soggetto proponente.
La scadenza per l'invio delle proposte è fissata al 21 ottobre.
Ricerca nel lattiero-caseario
Il secondo bando, da 770mila euro, sostiene la realizzazione di progetti di ricerca pubblica nell’ambito del Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario, con l'obiettivo di migliorare la qualità del latte ovi-caprino e dei prodotti lattiero caseari dal punto di vista nutrizionale, con particolare riferimento all’incidenza della qualità delle materie prime.
In particolare, i progetti, di durata non superiore a 24 mesi, devono prevedere azioni di ricerca in materia di:
- sicurezza alimentare del latte;
- alimentazione di precisione: effetti sullo stato metabolico dell’animale, produzione e qualità del latte, con attenzione agli aspetti tecnologico-caseari;
- relazioni tra benessere animale, gestione aziendale, gestione del farmaco e resistenza antibiotica;
- fattori alimentari in grado di ridurre il rischio di contaminazione da agenti biologici;
- miglioramento delle proteine del latte per una migliore caseificazione.
I progetti, di costo non superiore a 154mila euro, ad esclusione del costo del personale a tempo indeterminato, saranno finanziati in base al punteggio conseguito nella graduatoria definitiva fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Anche in questo caso la scadenza è fissata al 21 ottobre 2019.
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Photo credit: Foto di Ulrike Leone da Pixabay