Aiuti umanitari: nel 2020 Bruxelles stanzia 900 milioni
Un budget di 900 milioni di euro per interventi in oltre 80 paesi. Sono questi dati salienti che emergono dal Bilancio 2020 dell’Unione Europea per gli aiuti umanitari, adottato oggi dalla Commissione.
> AICS: bando profit 2019 per aziende interessate ai paesi in via di sviluppo
Anche per il 2020 l’Unione Europea si conferma essere il primo donatore al mondo di risorse destinate alla realizzazione di interventi di natura umanitaria, rientranti nel più ampio quadro dell’Azione Esterna dell’UE che, nel prossimo settennato, potrà contare su oltre 90 miliardi di euro.
> Azione esterna - Parlamento UE approva la sua posizione sul NDICI
Il bilancio umanitario dell’UE per il 2020
Grazie infatti ai 900 milioni di euro, nell’anno appena iniziato Bruxelles continuerà a finanziare interventi a sostegno delle popolazioni che vivono nelle aree più povere del pianeta, spesso oggetto di guerre o disastri naturali.
La parte più sostanziosa del budget, 400 milioni, è destinata all’Africa dove saranno realizzati programmi di intervento soprattutto in paesi caratterizzati da una cronica instabilità e/o da un prolungato stato di guerra come:
- La Repubblica Democratica del Congo, che vive ormai da anni in un costante stato guerra;
- I paesi dell’area del Sahel, caratterizzata da serissime crisi alimentari;
- Il Sud-Sudan, la Repubblica Centro-Africana e il bacino del Lago Ciad, dove si concentrano migliaia di sfollati per le violenze in corso in questi paesi.
345 milioni di euro saranno destinati, invece, al Medio Oriente, soprattutto per sostenere i rifugiati siriani, dislocati in tutti i paesi limitrofi, così come per azioni da realizzare in Yemen che da anni versa in una situazione estremamente critica.
111 milioni di euro saranno, infine, divisi tra l’America Latina e l’Asia. In questi due continenti, gli interventi UE saranno diretti soprattutto a favore delle popolazioni colpite dalle crisi in Venezuela, Afghanistan, Myanmar e Bangladesh.
> UE: fondo per la pace in Africa e aiuti umanitari in America latina e Caraibi
Una nuova attenzione anche per le crisi umanitarie generale dell'emergenza climatica
Molti degli interventi che saranno finanziati con il Budget umanitario europeo 2020, saranno rivolti anche alle crisi generate o aggravate dall’emergenza climatica.
I cambiamenti climatici, infatti, impattano in modo molto più serio e violento le popolazioni povere, soprattutto quelle provate da prolungate crisi alimentari o emergenze umanitarie.
Per questo l’Unione Europea, nel varare il proprio bilancio umanitario 2020, ha deciso che i finanziamenti dovranno essere destinati anche alle popolazioni che vivono in quei paesi maggiormente a rischio di catastrofi naturali, per sostenerle ed aiutarle a prepararsi meglio ad affrontare fenomeni come le inondazioni, gli incendi boschivi e i cicloni.
“Le crisi umanitarie stanno aumentando in complessità e gravità. Anche se il conflitto rimane la principale causa di fame e sfollamento, il suo impatto è gravemente peggiorato dal clima”, ha infatti affermato Janez Lenarčič, Commissario per la gestione delle crisi dopo l’approvazione del bilancio umanitario 2020.
Un dato che è ormai incontrovertibile e con cui bisogna fare i conti, anche per quanto riguarda la programmazione e la realizzazione di interventi di natura umanitaria.
> Il Just Transition Fund per il Green Deal europeo
Photocredit: kone kassoum da Pixabay