Agricoltura: ok a nuovo decreto per aiuti Xylella, avanti i contratti distretto
La prima fase del bando Mipaaf per i contratti di distretto nell'area della Xylella si chiude con tre progetti ammessi, per 135 milioni di investimenti. Intanto, in Gazzetta ufficiale arriva il decreto del Ministero delle Politiche agricole sulle nuove compensazioni del Fondo di solidarietà per le imprese pugliesi danneggiate dal batterio.
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Con il DM del 23 giugno 2020 il Mipaaf ha stabilito i criteri e le procedure di attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 9 del decreto del 6 marzo 2020, che prevede la concessione di contributi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale a favore delle imprese agricole colpite dall’infezione Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia.
Le tre proposte di contratti di distretto nell'area della Xylella presentate in risposta al bando Mipaaf, intanto, sono tutte state ammesse alla valutazione di merito.
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Gli aiuti del Fondo di solidarietà per le imprese colpite dalla Xylella
Il decreto Mipaaf prevede che le PMI agricole che, a causa delle infezioni di Xylella, abbiano subito danni a carico delle coltivazioni di olivo superiori al 30% della produzione lorda vendibile possano accedere a contributi finalizzati alla ripresa economica e produttiva.
Gli aiuti, pagati direttamente all’azienda interessata o a un’associazione od organizzazione di produttori di cui l’azienda è socia, sono limitati ai costi e ai danni causati dal patogeno a carico delle coltivazioni di olivo di cui l’autorità competente ha formalmente riconosciuto la presenza e verificatisi fino a tre anni prima dell’entrata in vigore del decreto.
In linea generale il contributo è concesso per una sola annata agraria, ma può essere erogato per un massimo di tre anni se le imprese si impegnano a proseguire l’attività attraverso coltivazioni arboree, adottando tutte le misure previste per il contenimento e l’eradicazione dell’infezione di Xylella fastidiosa.
L’importo dell'indennizzo è calcolato esclusivamente in relazione a due fattori: il valore di mercato dei vegetali distrutti a seguito dell’organismo nocivo Xylella fastidiosa e le perdite di reddito dovute a obblighi di quarantena e alle difficoltà di reimpianto e la rotazione obbligatoria delle colture olivicole imposta dalle autorità pubbliche per il contenimento dell'agente patogeno.
Gli aiuti e gli eventuali altri pagamenti ricevuti dal beneficiario, compresi quelli percepiti nell’ambito di altre misure nazionali o UE per le stesse voci di spesa, sono limitati all’80% dei costi ammissibili. L’intensità di aiuto può essere aumentata al 90% nelle zone soggette a vincoli naturali.
Per l'operatività della misura è necessaria la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti da parte della Regione Puglia, che deve deliberare la proposta di declaratoria della eccezionalità dell’evento e individuare gli aiuti da concedere alle imprese.
> Leggi il decreto Mipaaf del 23 giugno 2020 in Gazzetta ufficiale
Contratti di distretto Xylella, ammessi 3 progetti per 135 milioni di euro
Quanto al bando per il finanziamento dei contratti di distretto della Xylella, il Ministero fa sapere che la prima fase di valutazione dell'ammissibilità delle proposte si è conclusa con il via libera a tutti e tre i progetti presentati senza necessità di integrazioni.
I programmi, che ora accedono alla valutazione tecnico-economica, prevedono complessivamente investimenti per oltre 135 milioni di euro e coinvolgono in tutto 193 aziende. “Un segnale incoraggiante della tenacia e della voglia di fare impresa del nostro territorio”, ha commentato la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, sottolineando l'importanza di rispondere ai danni causati dalla Xylella con “una visione strategica, di progettazione territoriale, che metta l'ulivo al centro dell'identità agricola e non solo.
La nuova fase di esame delle proposte si concluderà con la pubblicazione della graduatoria di merito da cui dipenderà l'accesso ai contributi. La richiesta di finanziamenti a fondo perduto è pari a circa 80 milioni di euro, a fronte dei 13 milioni stanziati dal Ministero, cui si aggiungono 5 milioni previsti dal Piano di rigenerazione olivicola della Puglia.
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