Bando Time to Care: 1.200 giovani per supporto e assistenza anziani
Promuovere lo scambio intergenerazionale e favorire l’inclusione delle persone anziane, le più esposte al contagio da Covid-19, nella vita sociale. Sono gli obiettivi del bando Time to Care, rivolto ai giovani interessati a impegnarsi in progetti degli Enti del Terzo settore di sostegno e assistenza agli anziani.
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Il bando, finanziato con 5 milioni di euro dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale e dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, fa seguito all'intesa formalizzata con il Forum del Terzo settore, che ha consentito di individuare gli Enti che realizzeranno i progetti di supporto e assistenza agli anziani ai quali potranno candidarsi a partecipare i giovani.
“Durante l’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto le iniziative spontanee di solidarietà nate in tanti luoghi del nostro Paese hanno avuto il volto di tanti giovani che hanno deciso di mettersi al servizio della propria comunità e, in particolare, delle persone più fragili. Con questo stesso spirito è nato il bando “Time to care”, che sono convinta darà a tante e a tanti l’occasione di fare un’esperienza straordinaria d’umanità”, ha commentato la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.
"Partecipare a questo bando è per i giovani under 35 l'opportunità di mettere a servizio della comunità il proprio tempo e le proprie energie, dedicandosi alle persone anziane che hanno vissuto con grande sofferenza e disagio la fase più acuta dell’emergenza COVID-19 e che per i mesi a venire avranno ancora bisogno di sostegno e assistenza”, ha aggiunto il ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora.
Giovani under 35 per progetti di assistenza agli anziani
I 1.200 giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni individuati tramite il bando saranno impegnati per un periodo di sei mesi in servizi di assistenza a domicilio e/o a distanza nei confronti degli anziani.
In particolare, sono previste:
- attività di "welfare leggero", quindi disbrigo di piccole faccende per persone anziane o bisognose, quali: consegna di spesa, acquisto di farmaci, contatti con i medici di base, pagamento di bollette, consegne a domicilio di diversi beni, libri, giornali, pasti preparati o altri beni di necessità, ecc;
- assistenza da remoto, anche mediante contatti telefonici dedicati all'ascolto e al conforto di chi è solo, o servizi informativi per gli anziani, anche online.
I giovani interessati possono candidarsi entro il 31 ottobre 2020 soltanto per una delle azioni progettuali proposte dagli Enti del Terzo settore, con cui firmeranno un contratto di collaborazione coordinata e continuata (co.co.co).
Previsti un assegno mensile pari a 375 euro netti, oltre ai contributi previdenziali, una copertura assicurativa relativa ai rischi connessi allo svolgimento delle attività, la fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale, una formazione ad hoc per essere impiegati nelle azioni progettuali e un attestato di riconoscimento delle competenze.
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