Dallo sportello unico ai fondi di investimento alternativi, le novità per l'Unione dei mercati dei capitali
La Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure volte a migliorare la capacità delle imprese di raccogliere capitali in Europa e a garantire che i cittadini europei ottengano le migliori condizioni possibili per i loro risparmi e investimenti.
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Con l’obiettivo di creare l’Unione dei mercati dei capitali, cioè un mercato finanziario integrato a livello comunitario, la Commissione europea ha presentato una serie di proposte legislative: quattro misure che consentiranno agli investitori di beneficiare di un migliore accesso ai dati sulle imprese e sulle negoziazioni, incoraggeranno gli investimenti a lungo termine e renderanno la vendita transfrontaliera dei fondi di investimento più semplice e sicura.
"Il pacchetto" - adottato il 25 novembre - "pone un forte accento sulla necessità di sostenere le piccole imprese nei mercati dei capitali di piccole dimensioni, affinché le PMI possano individuare e accedere più facilmente a diverse fonti di finanziamento. Rafforzerà inoltre la competitività internazionale dell'UE come piazza per gli scambi finanziari", ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone.
Il passo successivo è la discussione delle proposte da parte del Parlamento europeo e dal Consiglio. A tal proposito l'Esecutivo UE ha sottolineato l'importanza del rispetto di determinate tempistiche, invitando i colegislatori ad avviare quanto prima i lavori su queste proposte.
Nel 2022 la Commissione prevede infatti di dare seguito alle azioni annunciate nel piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali del 2020, introducendo nuove misure in materia, tra cui: una proposta sulle quotazioni, un quadro nell'ambito di "finanza aperta", un'iniziativa sull'insolvenza delle imprese e un quadro per l'alfabetizzazione finanziaria.
Nuovo Punto di accesso unico europeo
Per dare una spinta al mercato dei capitali, verrà introdotto un punto di accesso unico europeo (ESAP) alle informazioni pubbliche relative agli aspetti finanziari e alla sostenibilità, oltre a informazioni sulle imprese e sui prodotti di investimento dell'UE.
Lo 'sportello unico' darà ulteriore visibilità alle imprese nei confronti degli investitori, portando a maggiori fonti di finanziamento. Ciò sarà particolarmente importante per le piccole imprese nei mercati dei capitali di piccole dimensioni, che riusciranno a suscitare più facilmente l'interesse di investitori comunitari e internazionali.
La piattaforma, nei piani della Commissione sarà operativa dal 2024, permetterà alle imprese di pubblicare informazioni sulla sostenibilità, a sostegno degli obiettivi del Green Deal europeo, e collegherà i vari registri nazionali di raccolta dati tra loro.
Questo strumento, in qualità di database condiviso, rappresenta il fondamento della strategia digitale dell'UE e della strategia per la finanza digitale.
Revisione del regolamento relativo ai fondi di investimento europei a lungo termine
La proposta di riesame renderà i fondi europei di investimento a lungo termine (ELTIF) più interessanti per gli investitori e rafforzerà il loro ruolo di fonte complementare di finanziamento per le imprese europee.
Gli ELTIF sono concepiti per incanalare gli investimenti a lungo termine e sono pertanto i fondi ideali per contribuire a finanziare la transizione verde e digitale.
Inoltre, la revisione potrà rendere più facile per gli investitori al dettaglio investire negli ELTIF, anche grazie all'eliminazione della soglia minima di investimento di 10mila euro.
Modifiche alla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi
Le proposte di modifica miglioreranno l'efficienza e l'integrazione del mercato dei fondi di investimento alternativi (AIMFD), mediante l'armonizzazione delle norme relative ai fondi che concedono prestiti alle imprese.
Questo passaggio faciliterà l'erogazione di prestiti all'economia reale, garantendo nel contempo una migliore protezione degli investitori e una maggiore stabilità finanziaria.
La revisione chiarisce, inoltre, le norme in materia di delega, che consentono ai gestori di fondi di acquisire competenze da paesi terzi, garantendo un coordinamento e uno scambio di informazioni adeguati tra le autorità di vigilanza europee.
Come cambia il regolamento sui mercati degli strumenti finanziari
In primo luogo, i cambiamenti relativi alle regole di negoziazione dell'UE garantiranno una maggiore trasparenza sui mercati dei capitali.
Verrà introdotto un "sistema consolidato di pubblicazione europeo" che consentirà agli investitori di accedere ai dati sulle negoziazioni di azioni, obbligazioni e strumenti derivati in tutte le sedi di negoziazione nei 27 Stati membri, quasi in tempo reale. Tale accesso era finora consentito soltanto a un numero limitato di investitori professionali.
Inoltre, la proposta di revisione rafforzerà la parità di condizioni tra le borse valori e le banche di investimento e promuoverà la competitività internazionale delle sedi di negoziazione, eliminando il regime di libero accesso.
Per saperne di più consulta la pagina Q&A della Commissione europea