Via libera all'assistenza tecnica UE per accoglienza rifugiati ucraini
L'Italia è tra i nove paesi che otterranno l'assistenza di Bruxelles, tramite lo Strumento di sostegno tecnico (TSI), per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina e gestire al meglio i fondi europei destinati alla loro integrazione.
Fondi europei 2014-20 e React EU per accoglienza rifugiati da Ucraina
La Commissione europea ha infatti selezionato i progetti presentati in risposta alla call lanciata a marzo per finanziare, nell'ambito del Technical support instrument (TSI), attività di assistenza tecnica volte a facilitare il lavoro delle amministrazioni impegnate nell'accoglienza e nell'inclusione dei rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina.
Oltre all'Italia, il supporto specialistico della Commissione andrà a Belgio, Cipro, Cechia, Francia, Grecia, Polonia, Romania e Slovacchia.
Cosa finanzia la call TSI 2022 per accoglienza rifugiati ucraini?
Lo Strumento di sostegno tecnico è un programma dotato di 864 milioni di euro per il settennato 2021-27 dedicato ad accompagnare gli Stati membri nell'attuazione di riforme strategiche coerenti con gli obiettivi di lungo termine dell'Unione e a fornire competenze e assistenza tecnica per migliorare la gestione dei fondi europei.
A marzo la Commissione europea ha lanciato una call ad hoc in relazione alle conseguenze della guerra in Ucraina, articolata in quattro linee di intervento. Le prime tre, con scadenza fissara all'8 aprile scorso, riguardano i progetti in materia di sviluppo della capacità istituzionale e operativa delle amministrazioni impegnate nell'accoglienza, di miglioramento dell'integrazione sociale ed economica dei rifugiati provenienti dall'Ucraina e l'uso ottimale dei fondi europei per fornire alloggio alle famiglie o ai minori non accompagnati.
L'ultimo ambito, per cui sono state accolte richieste di sostegno fino al 24 marzo, è invece relativo all'eliminazione della dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili provenienti dalla Russia, coerentemente con il piano REPowerEU per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico e la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica.
I risultati della selezione sono stati annunciati da Bruxelles il 17 maggio. Attraverso lo Strumento di supporto tecnico la Commissione aiuterà i nove paesi i cui progetti sono stati ammessi a gestire i fondi europei dedicati all'accoglienza e all'integrazione dei profughi e ad attuare correttamente la direttiva sulla protezione temporanea.
Gli esperti di Bruxelles faciliteranno inoltre il riconoscimento delle qualifiche e dei diplomi dei rifugiati ucraini al fine di facilitare il loro ingresso nel mercato del lavoro dell'Unione, li aiuteranno ad adattare i programmi scolastici alle esigenze degli alunni ucraini e contribuiranno a migliorare il coordinamento tra i ministeri e le varie PA coinvolte nelle attività.
Per approfondire: Emergenza Ucraina, iniziative e fondi per l'accoglienza dei profughi