Youth on the move: il lavoro che verrà
Giovani, carini e disoccupati. Cento milioni di ragazze e di ragazzi che costituiscono un quinto della popolazione complessiva del vecchio continente. La crisi economica li ha duramente colpiti a causa della debolezza dei sistemi di istruzione e della frammentarietà del mercato del lavoro. Ad incontrare le maggiori difficoltà nella ricerca di un posto sono soprattutto coloro che hanno abbandonato gli studi o che non hanno curato la propria crescita professionale.
Per questo motivo, in questi giorni si stanno scaldando i motori della nuova “iniziativa faro” della Commissione Europea, il cui lancio è previsto per il 15 settembre 2010. Sulla carta "Youth on the move" – questo il nome dell’iniziativa che rientra nella strategia post crisi “Europa 2020” - mira a stimolare gli aspiranti imprenditori, ad aumentare l'attrattiva internazionale delle scuole superiori europee e a migliorare la qualità di tutti i livelli dell'istruzione e della formazione nell'UE, combinando eccellenza ed equità, attraverso la promozione della mobilità di studenti e tirocinanti. Questo grazie agli articoli 165 and 166 del Trattato di Lisbona, che conferiscono rinnovati poteri alla Commissione nell’affiancare le singole azioni dei paesi membri.
Gli ultimi dati sugli under 35 destano preoccupazione. La disoccupazione giovanile ha raggiunto l’apice del 20,7%. In Europa meno del 30% dei giovani in età compresa tra i 30 e i 34 anni possiede una laurea, contro il 40% degli Stati Uniti e il 50% del Giappone. L’esecutivo di Bruxelles ha deciso, pertanto, di mettere al centro della sua agenda politica una crescita basata sulla società della conoscenza e su elevati livelli di educazione e professionalità, in grado di premiare l’innovazione e la creatività.
Per favorire la mobilità studentesca transnazionale verranno potenziati e rilanciati i programmi esistenti come Erasmus, Comenius, Leonardo, Grundtvig, Tempus e Marie Curie. Su questo fronte la nuova iniziativa vuole proporre nuovi modi per promuovere l'imprenditoria mediante programmi di mobilità per giovani professionisti.
Per incitare i giovani europei a lavorare all'estero verrà creato un nuovo schema per la mobilità dell'impiego nell'UE intitolato "Il tuo primo lavoro EURES", mentre lo strumento europeo di microfinanziamento sosterrà quanti, fra le nuove generazioni, desiderino diventare imprenditori. La Commissione proporrà, inoltre, la "tessera Youth on the move" per promuovere lo studio e il lavoro all'estero. Chi volessesaperne di più può mettersi in contatto con la Commissaria europea per l'Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù, Androulla Vassilliou, che il prossimo 17 settembre terrà un dibattito pubblico on line sul sito della Commissione con possibilità di collegamento in web streaming, nel corso del quale risponderà in diretta alle domande degli utenti.