Politiche Regionali: pubblicato il Rapporto in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa
La Fondazione per la Diffusione della Responsabilità Sociale delle Imprese (I-CSR), ha svolto, per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un monitoraggio delle politiche delle Regioni e Province Autonome italiane in materia di Corporate Social Responsibility, al fine di delineare il quadro delle iniziative poste in atto per promuovere questo particolare tema.
Il Rapporto definitivo è stato reso disponibile on-line: nella prima parte si descrivono gli obiettivi e la metodologia adottata, nella seconda i principali risultati e il quadro sinottico degli interventi indicati dai referenti regionali e provinciali coinvolti.
L’obiettivo dell’indagine è consistito nella raccolta di leggi, delibere e altri provvedimenti regionali o provinciali, accanto a progetti di particolare rilevanza, eventualmente condotti in un quadro di sinergia pubblico-privato o pubblico-non profit, che avessero, nel periodo 2005-2010, affrontato in una prospettiva di Corporate Social Responsibility i seguenti temi:
- salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, includendo tutte le attività volte a ridurre e prevenire i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori;
- conciliazione famiglia-lavoro, includendo la promozione di modelli organizzativi flessibili (quali il telelavoro, job-sharing, ecc) e dell’orario di lavoro (part-time, orario flessibile, congedi familiari, ecc) all’interno delle organizzazioni;
- pari opportunità, includendo tutte quelle attività volte a promuovere eque condizioni lavorative per le donne e i diversamente abili (eque possibilità di carriera e retribuzione, lotta alla discriminazione, ecc),
cercando quindi di capire se, e con quali strumenti, le Regioni e le Province Autonome italiane abbiano posto in essere meccanismi incentivanti o iniziative di altro tipo tese a favorire l’adozione di pratiche migliorative rispetto a quanto già previsto dalla legge per le suddette tematiche.
In particolare, per ciascun ambito di indagine ai referenti coinvolti è stato chiesto di definire la forma assunta dai provvedimenti e le iniziative adottate dai rispettivi Enti tra quelle di seguito proposte:
- contributi in conto capitale: incrementi di mezzi patrimoniali dell’impresa per favorire la realizzazione di progetti inerenti percorsi di CSR;
- contributi in conto interesse: finanziamenti a medio e lungo termine con tassi agevolati finalizzati a progetti legati alla CSR;
- crediti d’imposta: attribuzione di riduzioni nelle aliquote di imposta applicate alle imprese responsabili;
- costituzione di Commissioni o Comitati: creazione di soggetti incaricati di coordinare e gestire le iniziative concernenti la CSR;
- stanziamento di fondi di bilancio: destinazione di risorse per la costituzione di organi aventi lo scopo di finanziare azioni di promozione dei temi legati alla CSR;
- costituzione di Albi per le imprese certificate: istituzione di Albi per le imprese dotate di certificazioni sulla qualità e sicurezza sul lavoro che prevedono incentivi finanziari e fiscali agli iscritti.
L’indagine è stata condotta nel periodo ottobre-novembre 2010 attraverso la somministrazione di un questionario on-line, realizzato dalla Fondazione I-CSR e accessibile attraverso un link.
Il questionario includeva 10 domande, a risposta chiusa e aperta, declinate a seconda dei temi di interesse, oltre ad una parte anagrafica iniziale.
Tutte le Regioni e le Province Autonome italiane sono state coinvolte nel monitoraggio, facendo seguito ad una comunicazione ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ad una lista iniziale di referenti regionali e provinciali, successivamente integrata da parte della Fondazione sulla base delle indicazioni delle stesse Regioni e Province.
Dall'indagine effettuata è emerso che nel periodo 2005-2010, gli Enti intervistati dichiarano di avere adottato un elevato numero di iniziative in ciascuna delle tre aree di interesse, benché la maggior parte delle misure abbia riguardato interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro e conciliazione famiglia-lavoro.
La forma più ricorrente dei provvedimenti adottati è risultata essere il contributo in conto capitale; a tale tipologia gli Enti hanno però affiancato ulteriori iniziative: provvedimenti aggiuntivi hanno visto la creazione di organi ad hoc per il coordinamento di iniziative di SSL, attività formative e campagne di sensibilizzazione e informazione, principalmente indirizzati al miglioramento della conoscenza, alla diffusione di buone pratiche e alla adozione di elevati standard qualitativi sui luoghi di lavoro.
In materia di conciliazione famiglia-lavoro i provvedimenti e le iniziative realizzati sono stati principalmente volti alla istituzione di Commissioni o Comitati volti a coordinare e gestire le iniziative in tale ambito; inoltre sono stati previsti incentivi economici anche per la realizzazione di servizi finalizzati a supportare le aziende e le famiglie nella conciliazione famiglia-lavoro.
Infine, in materia di pari opportunità, si registrano iniziative volte a promuovere azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione a sostegno dell’imprenditorialità femminile e dello sviluppo delle carriere, la creazione di studi statistici ad hoc, l’attribuzione di criteri premiali per le imprese femminili con l’obiettivo di garantire l’accesso ai bandi di finanziamento.
Minore attenzione è stata rivolta alla promozione delle “quote rosa”, mostrando un limitato interesse verso tale tematica.
Monitoraggio delle Politiche Regionali in materia di Responsabilità Sociale d'Impresa