Emilia-Romagna: in arrivo risorse per ricerca e innovazione
Con uno stanziamento di 12,5 milioni di euro, la Regione ha deciso di finanziare 16 programmi per rafforzare la cooperazione tra le imprese che intendono realizzare attività di ricerca e innovazione. Grazie ai fondi e al supporto dei Centri per l’innovazione dell’Emilia-Romagna, i distretti produttivi regionali potranno realizzare ben 93 reti di impresa e impiegare oltre 300 ricercatori.
Obiettivo dell'operazione, ha spiegato l’assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, è promuovere "i settori a maggiore specializzazione e le politiche di rete mettendo al centro la ricerca e il lavoro dei ricercatori".
L'intervento fa riferimento al bando Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici 2, seconda edizione dell'iniziativa avviata nel 2010 con contributi per 25 milioni di euro per sollecitare le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, ad unirsi così da guadagnare in capacità di innovazione e competitività.
In questo caso, i 12,5 milioni messi a disposizione supporteranno la realizzazione di 16 programmi, ciascuno con il coinvolgimento di 5 o 6 reti di impresa.
Questo il quadro dei programmi e relativi settori:
- meccanica agricola (REI),
- tecnologie e materiali per le costruzioni (LARCOICOS),
- elettronica e meccanica di precisione (T3LAB),
- materiali per la ceramica (CERR CONFINDUSTRIA);
- farmaceutica (CERR CONFINDUSTRIA),
- materiali per la meccanica (CERR CONFINDUSTRIA),
- macchine per il packaging (CRIT),
- tecnologie per le reti e i servizi energetici (CENTURIA-RIT),
- alimentare (CENTURIA-RIT),
- motori e pompe (DEMOCENTER),
- biomedicale e protesica (DEMOCENTER),
- autoveicoli e mezzi di trasporto (DEMOCENTER),
- ICT/Multimedia (DEMOCENTER),
- meccanica industriale e robotica (MUSP),
- nautica (CNA INNOVAZIONE),
- sistema moda (CNA INNOVAZIONE).