Macroregione alpina, una strategia per risollevare l’Europa dal ‘basso’
La macroregione alpina prende forma, grazie ad un accordo - siglato il 29 giugno a Bad Ragaz (Svizzera) - da 48 regioni alpine sparse tra Francia, Italia, Svizzera, Austria e Germania. Obiettivo: promuovere una strategia comune all’interno dell’Ue per coordinare al meglio le politiche comunitarie per la programmazione 2014-2020.
La macroregione, al cui interno vivono 70 milioni di persone, coinvolge diversi territori italiani: Lombardia, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Si tratta di zone accumunate da analoghi problemi, ma anche da punti di forza simili, sui quali è opportuno – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Luca Ciriani - fare leva per avviare una strategia comune di crescita.
Tale strategia, approvata al termine della conferenza con un documento congiunto, si concentrerà su tre pilastri:
- agricoltura e competitività;
- energia e ambiente;
- comunicazioni e trasporti.
L’obiettivo di questo approccio comune, ha dichiarato il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, non è la creazione di nuovi enti od organismi all'interno dell’Ue, ma "un maggiore coordinamento delle politiche già esistenti su temi d'interesse comune e, allo stesso tempo, un uso più efficiente delle risorse a disposizione".
Una strategia quindi pronta a trasformare l’arco alpino nel 'cuore d’Europa', come ha affermato il consigliere Willi Haag, membro del governo del Canton S. Gallo. Affinché questo progetto vada a buon fine è necessario adottare un modello di governance fondato sul principio della sussidiarietà, ossia sulla cooperazione sviluppata dal basso verso l'alto.
Un modello che, ha proseguito Formigoni, "responsabilizza i governi subnazionali sia nel rapporto con i cittadini sia con i livelli di governo superiori, in un'ottica di governance multilivello". Obiettivo di questa nuova governance, infatti, è contribuire al superamento della crisi economico-finanziaria nei territori delle regioni alpine, in una prospettiva di sviluppo che interessi l'Europa intera.
A tal fine i rappresentanti della macroregione hanno deciso di premere sui propri governi nazionali rappresentati nel Consiglio europeo, affinché spingano la Commissione europea ad elaborare una strategia comunitaria per l'intero arco alpino, coinvolgendo anche gli stati non membri (Svizzera e Liechtenstein): la strategia approvata della macroregione sarà ufficialmente presentata il 12 ottobre 2012 a Innsbruck ai rappresentanti della Commissione e dei governi nazionali.