Ricerca: consultazione per Horizon 2020 Italia
La ricerca che verrà. Scienziati, imprese e poli universitari hanno tempo fino all'11 novembre 2012 per partecipare alla consultazione pubblica lanciata dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo per raccogliere idee e proposte che confluiranno, entro la fine dell'anno, in Horizon 2020 Italy, il "manifesto" della ricerca italiana per i prossimi anni.
Spiega Donatella Solda-Kutzmann, consigliera del ministro Francesco Profumo, a Fasi.biz: "Il nostro obiettivo è recepire le opinioni degli esperti e di tutti gli interessati su come vogliamo cambiare il sistema della ricerca per sincronizzarci con Horizon 2020, il nuovo programma quadro dell'Unione europea. Finora l'Italia non ha avuto un piano di programmazione a lungo termine, le iniziative pubbliche non sono state coordinate tra di loro e non si riusciva a capire quali tematiche avessero un impatto positivo e immediato sia per il territorio che per la cittadinanza".
"La struttura di Horizon 2020 Italy sarà delineata alla fine dell'anno; poi, nel gennaio 2013, verrà organizzato un evento con la partecipazione di tutti i portatori di interesse per coordinarsi sul nuovo programma quadro. Finora, i due bandi per smart cities (già chiusi) e i bandi sui cluster tecnologici (la parte che riguardata la social innovation si chiude a fine ottobre, mentre quella relativa alle cordate industriali terminerà l'8 novembre) hanno raccolto le esigenze di ricerca e sono già sintonizzati rispetto agli obiettivi europei".
Prosegue Solda-Kutzmann: "Gli utenti sono interpellati anche sugli strumenti di appalto innovativo per la Pubblica amministrazione, che in parte erano già stati trattati durante la consultazione sull'Agenda digitale (ad esempio, public procurement commerciale e innovativo). In questo modo, è possibile capire dai diretti interessati le modalità più adatte per l'utilizzo dei fondi da parte del settore pubblico".
Sulle modalità di partecipazione, Fasi.biz ha intervistato l'altro consigliere del ministro Profumo, Damien Lanfrey, che si è occupato della piattaforma."Maggiore è la partecipazione degli utenti, migliore è il risultato. L'importante è diffondere in maniera capillare il messaggio della consultazione attraverso il questionario (n.d.r. strutturato in 4 parti) e lo spazio di discussione pubblica, che dal nostro punto di vista si integrano fra di loro. I cittadini, finora, non erano abituati a questo tipo di interazione e non tutti sono consci del fatto che i loro commenti verranno realmente presi in considerazione. La consultazione sull'Agenda digitale era più semplice e quindi è stato più immediato per le persone parteciparvi, esprimendo, per esempio, proposte sulla didattica innovativa. Altri argomenti, come i pagamenti elettronici, sono apparsi più ostici agli utenti".
La tabella di marcia, come richiesto dal ministro, è serrata ricorda Lanfrey: "Una volta conclusa la consultazione, avremo 15 giorni per l'analisi dei risultati, ma stiamo lavorando fin d'ora alla redazione dell'indice (per macroaree) del programma di base, che verrà integrato con i risultati della consultazione. Il documento verrà elaborato entro la fine dell'anno".
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