Pmi: Bruxelles lancia una campagna per il recupero dei crediti transfrontalieri
La Commissione europea dà il via a una campagna per infomare le piccole e medie imprese su come ottenere più facilmente il pagamento dei debiti tranfrontalieri. Secondo l'Esecutivo Ue, infatti, la paura di incorrere in procedure onerose quando si cerca di rivendicare il saldo delle fatture per prodotti e servizi venduti all'estero è uno degli ostacoli all'apertura internazionale di molte Pmi.
Le Pmi, spiega in una nota la Commissione Ue, trovano spesso troppo scoraggiante, complicato o costoso condurre azioni legali contro le aziende o gli individui in altri Stati membri verso cui vantano crediti commerciali. Per questo Bruxelles ha deciso di lanciare una campagna di informazione, con eventi in tutti i 27 Stati dell'Unione e in Croazia, sul recupero dei crediti e sul sistema di leggi comunitarie progettate per aiutare le aziende nelle controversie transfrontaliere.
Tra queste:
- il principio della libera scelta della legislazione, per cui, se le parti non scelgono la legge di riferimento, ai contratti si applica la normativa in vigore nel domicilio della parte che fornisce la prestazione,
- l'assegnazione della competenza delle controversie al tribunale del paese in cui è domiciliato il cliente,
- il procedimento europeo di ingiunzione di pagamento,
- il procedimento europeo per le controversie di modesta entità, che si applica a piccoli crediti transfrontalieri di importo inferiore a 2.000 euro.
L'iniziativa si svolgerà da marzo 2013 al giugno 2014. L'obiettivo, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Industria Antonio Tajani, è “incoraggiare le piccole imprese a operare al di là dei loro confini".
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Pilot project on enforcement of outstanding claims by SMEs operating across borders