Debiti Pa: priorita' ai pagamenti alle imprese con crediti più vecchi
Priorità alle imprese che vantano i crediti più datati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e istituzione di un fondo per garantire liquidità agli enti locali che dispongono di risorse ridotte. Sono alcune delle anticipazioni che circolano in queste ore sul decreto - atteso domani in Consiglio dei Ministri - che dovrebbe sbloccare 40 miliardi di pagamenti della Pa nei confronti delle imprese fornitrici.
- Debiti Pa: Cdm discute misure per accelerare i pagamenti
- Decreto pagamenti: dallo sblocco un punto di Pil e più interessi
Tra le ipotesi discusse in queste ore:
- corsia preferenziale per le imprese con crediti più vecchi, e in generale accesso prioritario alle imprese, passando, solo in seconda battuta, alle banche;
- allentamento del Patto di stabilità interno;
- istituzione di un fondo - dotato di 3 miliardi per l'anno in corso e di 5 miliardi per il 2014 - destinato alle amministrazioni locali che hanno risorse modeste;
- anticipo al 2013 dell'aumento dell'aliquota addizionale Irpef per le regioni che utilizzano l'anticipo di cassa;
- registrazione obbligatoria, per tutte le amministrazioni pubbliche, sul sito del Tesoro per il rilascio online delle certificazioni, entro 20 giorni dall'entrata in vigore del decreto (con multe fino a 100 euro per ogni giorno di ritardo).
I 40 miliardi di euro di pagamenti dovrebbero essere così distribuiti:
- 19 miliardi a carico dei Comuni, di cui 12 miliardi nel 2013 e 7 nel 2014;
- 14 miliardi a carico del Sistema sanitario nazionale, di cui 5 il primo anno e 9 il secondo;
- 3,5 miliardi l'anno a carico dell'amministrazione centrale.
Le prime erogazioni, attese nell'arco di qualche settimana, dipendono ora dall'esito della procedura per deficit eccessivo a carico dell'Italia, la cui chiusura è prevista fra aprile e maggio. Chiusura non scontata dato che con lo sblocco dei primi 20 miliardi di pagamenti il rapporto deficit/Pil salirà al 2,9%, appena sotto la soglia massima del 3% prevista a livello Ue dal Patto di stabilità.