Ue: dal prossimo Vertice un piano contro l'evasione fiscale
Il prossimo Vertice dell’Ue si prepara ad avviare un piano ad ampio raggio contro l’evasione fiscale. Lo ha rivelato Euractiv.com: Iva, paradisi fiscali, tassazione sui risparmi, profitti delle imprese saranno al centro delle conclusioni dell’incontro del 22 maggio. Le linee guida del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy forniscono le prime importanti indicazioni sulla direzione che sarà intrapresa.
Euractiv fa riferimento ai lavori preparatori dei tecnici di Van Rompuy in vista del Vertice. Le conclusioni partiranno dal Consiglio europeo di marzo, dove è stato sottolineato il bisogno di “un rinnovato sforzo per migliorare l’efficienza della raccolta delle tasse e della lotta all’evasione fiscale”. Molto dipenderà anche dall’Ecofin del 14 maggio, che affronterà l’argomento nel dettaglio tecnico, ma le conclusioni toccheranno sicuramente una serie di punti.
Sarà data importanza particolare all’Iva che, come noto, costituisce una fetta consistente del bilancio europeo (lo 0,5% dell’imposta sul valore aggiunta va all’Ue). Secondo le stime, Bruxelles sconta un’evasione pari al 50% delle entrate potenziali su questo capitolo. Recuperare anche solo una parte di questo gettito consentirebbe, evidentemente, di risolvere molti problemi sul fronte della programmazione di bilancio.
Un’altra quota importante di gettito potrebbe essere recuperata, secondo le stime dei tecnici comunitari, lavorando sul fronte dei profitti delle imprese. Molte aziende, infatti, sottostimano o non dichiarano i propri profitti per abbattere il monte di tasse da pagare. Anche su questo sarà avviata un’azione specifica.
Si parlerà della cosiddetta “tassazione sui risparmi” dei paesi vicini. Riguarda il trattamento fiscale imposto da Stati prossimi all’Unione europea (solitamente i cosiddetti “paradisi fiscali”) sulle rendite di cittadini comunitari. Per evitare comportamenti elusivi all’interno dei paesi membri, si cercheranno accordi per recuperare almeno una parte del gettito potenziale derivato da questo denaro in fuga verso l’estero. Sarà richiesto un rafforzamento della cooperazione amministrativa.
In questo senso viene citata la lettera scritta al commissario europeo con delega sul Fisco Algirdas Semeta da parte di cinque paesi membri: Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna. La loro idea è lavorare a “una piattaforma multilaterale di scambio di informazioni”, per lottare contro l’evasione fiscale in maniera coordinata. Questo modello dovrà essere esteso anche agli altri paesi membri. Anche se si registra la perplessità di alcuni paesi membri, tra i quali l’Austria, che potrebbero rallentare questa novità.