Lombardia: smobilizzo crediti, al via l’iniziativa Credito in cassa
Dal 9 agosto 2013 gli enti locali lombardi potranno aderire all’iniziativa Credito in cassa per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti degli enti locali. L'iniziativa consentirà di smobilizzare un miliardo di euro per pagare le imprese creditrici verso le pubbliche amministrazioni mediante lo strumento della cessione pro soluto del credito.
Possono partecipare all’iniziativa gli enti locali che siano debitori principali di imprese che vantino crediti ammessi. I crediti che possono essere ceduti nell’ambito dell’iniziativa devono:
- essere certi, liquidi, esigibili e non prescritti;
- essere certificati secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti;
- avere natura contrattuale, derivanti da contratti di lavori, servizi e forniture, ammettendosi anche i crediti di cui l’impresa sia divenuta titolare a seguito di cessione del contratto o di operazioni societarie straordinarie, quali fusioni, scissioni e/o cessioni di azienda o di ramo di azienda;
- essere nella piena, esclusiva e incondizionata titolarità e disponibilità dell’impresa.
La cessione del credito pro soluto a favore degli intermediari avviene per l’importo oggetto di certificazione da parte dell’ente locale, al netto di una commissione omnicomprensiva calcolata al tasso Euribor a 6 mesi, incrementato di uno spread massimo su base annua non superiore a 325 bps dovuta dall’Impresa all’Intermediario.
Lo spread sarà ridotto a massimo 275 bps, se gli Intermediari fruiranno per le autenticazioni dei contratti di cessione del credito di un notaio quale ufficiale rogante per importi compresi tra Euro 10.000 ed Euro 25.000 e a massimo 300 bps, per importi compresi tra Euro 25.000 ed Euro 100.000.
L’importo unitario minimo di cessione pro soluto (composto da uno o più crediti) è pari ad 10.000 euro. L’importo unitario massimo di cessione pro soluto (composto da uno o più crediti) è pari:
- a 750.000 euro per i crediti vantati nei confronti di Comuni e Unioni di Comuni (ivi incluse le Comunità Montane);
- a 1.300.000 euro per i crediti vantati nei confronti di Province e Comuni capoluogo di Provincia.
Laddove l’impresa, all’atto della presentazione della domanda di partecipazione, assuma un impegno specifico, mediante dichiarazione ai sensi del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, a liquidare a sua volta, entro 30 giorni, i propri sub-fornitori che abbiano eseguito prestazioni di beni e/o servizi e/o lavori inerenti l’oggetto del/i credito/i per un valore di almeno il 20%, l’importo unitario massimo di cessione pro soluto è pari:
- a 950.000 euro per i crediti vantati nei confronti di Comuni e Unioni di Comuni (ivi incluse le Comunità Montane);
- a 1.500.000 euro per i crediti vantati nei confronti di Province e Comuni capoluogo di Provincia.
Le scadenze massime previste per il rimborso sono di 12 mesi per la parte corrente e di complessivi 36 mesi per gli investimenti, con interessi moratori a carico degli enti locali inferiori a quelli previsti dalle Legge.