Auto elettriche – cosa ci aspetta nel 2018
Cresce il numero di veicoli elettrici nel mondo ed aumentano i progetti per implementare le infrastrutture di ricarica. Cosa ci aspetta nel 2018.
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Nel mondo circolano attualmente più di 2 milioni di veicoli elettrici, grazie al boom che è stato registrato nel 2016, anno in cui sono state immatricolate oltre 750mila auto di questo tipo contro le 547mila del 2015. Trend che, secondo quanto riporta un rapporto dell'International Energy Agency (IEA), è proseguito anche nel 2017, grazie soprattutto all’accelerazione impressa da Pechino.
Cina e USA trainano il mercato delle auto elettriche
Nei primi 9 mesi del 2017 in Cina si sono vendute 227mila auto elettriche, con un aumento del 126% rispetto allo stesso periodo del 2016.
I numeri cinesi si spiegano anche per effetto dei meccanismi di incentivazione all’acquisto delle auto elettriche, inizialmente previsti in scadenza a fine 2017, ma che Pechino ha prorogato fino al termine del 2020.
Seguono gli Stati Uniti, con 61mila auto vendute fra gennaio e settembre dello scorso anno. Al terzo posto, la Norvegia, dove i veicoli elettrici ed ibridi hanno superato le auto tradizionali (52% di immatricolazioni nel 2017).
L’importanza delle infrastrutture di ricarica
Tutto fa pensare a un’ulteriore crescita del settore nel corso dell’anno appena iniziato. Crescita che dipende tuttavia da una serie di fattori: la disponibilità di nuovi modelli, la maggiore autonomia delle batterie e, soprattutto, l’aumento delle reti di ricarica.
Proprio in questi giorni, ha preso il via “E-VIA FLEX-E mobility in Italy, France and Spain”, progetto coordinato da Enel e co-finanziato dalla Commissione europea con 6,9 milioni di euro nell’ambito della call 2016 del programma Connecting Europe Facility (CEF) per l’installazione di 14 stazioni di ricarica ultraveloce in Italia, Francia e Spagna.
L’obiettivo è quello di sperimentare una rete che permetta ai nuovi veicoli elettrici, con autonomia superiore ai 300 Km, di percorrere lunghe distanze e di contribuire allo sviluppo e alla diffusione delle auto elettriche in Europa.
Il progetto è realizzato in collaborazione con le utility EDF, Enedis e Verbund, le case automobilistiche Nissan e Groupe Renault e Ibil, società spagnola specializzata nei servizi di ricarica per i veicoli elettrici.
Entro la fine del 2018 saranno avviate le installazioni dei punti di ricarica ultraveloce (High Power Charging - HPC) in 14 siti: 8 in Italia, 4 in Spagna, e 2 in Francia. Le stazioni di ricarica saranno ad alta potenza con un range tra 150 kW e 350 kW.
La rete di stazioni di ricarica ultraveloce del progetto E-VIA FLEX-E si affiancherà a quella di EVA+ (Electric Vehicles Arteries), anche questo co-finanziato dalla Commissione europea, che prevede l’installazione in tre anni di 180 punti di ricarica veloce lungo le tratte extraurbane italiane.
Una startup per condividere la ricarica delle e-car
A proporre nuove soluzioni per incentivare il ricorso ai veicoli elettrici contribuisce anche ShargeMe, startup italiana che farà il proprio “debutto” in pompa magna la prossima settimana a Las Vegas. La neoimpresa triestina sarà infatti tra le 30 che rappresenteranno l’Italia al CES 2018, la più importante fiera dell’elettronica e della tecnologia, che inaugura i trend tecnologici dell’anno.
Nata dall’idea di Marin Krosi e Sabrina Velikonja, ShargeMe promette, entro fine anno, di rivoluzionare il mondo delle auto elettriche attraverso la condivisione della ricarica.
In pratica, ShargeMe vuole mettere in contatto domanda e offerta, permettendo a chi possiede un’auto elettrica con la batteria carica di vendere parte della sua energia a chi deve rifornirsi.
Photo credit: Automobile Italia