UE-Vietnam: intesa su commercio e investimenti
La Commissione europea ha adottato un accordo commerciale e un accordo sulla protezione degli investimenti con il Vietnam. Eliminati quasi tutti i dazi sulle merci di scambio, ok ad impegni per lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei diritti umani e i diritti del lavoro, la tutela dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.
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Sono stati adottati dalla Commissione europea due accordi con il Vietnam: uno in materia di commercio e uno sulla protezione degli investimenti. Con l'adozione delle intese Bruxelles apre la strada alla loro firma e conclusione.
Il potenziale delle relazioni con il Vietnam
La commissaria europea al Commercio Cecilia Malmström ha evidenziato l'enorme potenziale che il Vietnam ha da offrire agli esportatori e agli investitori dell'UE per fare impresa.
Il paese, infatti, risulta una delle economie in più rapida crescita nell'Asia sudorientale, con un mercato di oltre 95 milioni di consumatori, una classe media emergente e una forza lavoro giovane e dinamica.
Il Vietnam è il secondo partner commerciale dell'UE nell'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN), dopo Singapore, con scambi di merci per un valore di 47,6 miliardi di euro nel 2017. Mentre gli investimenti dell'UE rimangono modesti, sempre più imprese europee si stabiliscono in Vietnam per istituire una piattaforma che serva la regione del Mekong.
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Accordi UE-Vietnam
Gli accordi stipulati tra Unione europea e Vietnam prevedono l'eliminazione di più del 99% dei dazi doganali sulle merci di scambio tra i due continenti.
Per il Vietnam è stabilita l'abolizione del 65% dei dazi all'importazione sulle esportazioni dell'UE dall'entrata in vigore dell'accordo. I dazi restanti, invece, verranno gradualmente aboliti in un periodo di 10 anni, essendo il Vietnam un paese in via di sviluppo.
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L'intesa, inoltre, contiene disposizioni specifiche per affrontare gli ostacoli non tariffari nel settore automobilistico, e garantirà la protezione di 169 prodotti alimentari e bevande tradizionali europei in Vietnam.
In questo modo le imprese dell'UE potranno partecipare ad armi pari con quelle nazionali alle gare di appalto delle autorità vietnamite e delle imprese di proprietà statale.
Si garantisce che il commercio, gli investimenti e lo sviluppo sostenibile procedano di pari passo, fissando norme rigorose in termini di lavoro, sicurezza e tutela dell'ambiente e dei consumatori, in modo da garantire che non vi sia una "corsa al ribasso" per attirare gli scambi e gli investimenti.
Entrambe le parti sono chiamate a rispettare ed attuare in modo efficace i principi dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) quali:
- rispetto dei diritti fondamentali del lavoro;
- attuazione degli accordi ambientali internazionali, quali l'accordo di Parigi;
- conservazione e gestione in modo sostenibile delle specie selvatiche, della biodiversità, della silvicoltura e della pesca;
- coinvolgimento della società civile nel monitoraggio dello stato di attuazione degli impegni presi.
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L'accordo commerciale, tra le altre cose, prevede un legame istituzionale e giuridico con l'accordo di partenariato e cooperazione UE-Vietnam, che consente di adottare misure adeguate in caso di violazioni dei diritti umani.
Per quanto attiene alla protezione degli investimenti, l'accordo include norme applicabili attraverso il nuovo sistema giurisdizionale per gli investimenti e garantisce che il diritto dei governi di entrambe le parti di legiferare nell'interesse dei loro cittadini sia preservato. Queste norme andranno a sostituire gli accordi bilaterali in materia di investimenti che 21 Stati membri dell'UE hanno attualmente in vigore con il Vietnam.
L'accordo per la protezione degli investimenti con il Vietnam sarà ratificato dagli Stati membri secondo le rispettive procedure interne.
La Commissione europea presenterà le proposte di firma e conclusione di entrambi gli accordi al Consiglio. Ottenuta l'autorizzazione del Consiglio, gli accordi verranno presentati al Parlamento europeo per l'approvazione. Una volta approvati dal Parlamento, il Consiglio potrà procedere alla loro conclusione ed entrata in vigore.
L'intesa raggiunta dimostra l'impegno della Commissione europea a favore di un commercio con l'Asia, nell'auspicio che possa, quanto prima, trovare applicazione.