Una nuova strategia per la pesca sostenibile nel Mediterraneo e nel Mar Nero
Insieme all'adozione della GFCM Strategy 2030, la Commissione Generale per la pesca nel Mediterraneo (General Fisheries Commission for the Mediterranean) ha raggiunto un accordo su un ambizioso pacchetto di misure per tradurre i cinque target della strategia in materia di pesca e acquacoltura sostenibile in azioni concrete.
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“La nuova strategia GFCM 2030 fornisce la cornice e gli strumenti necessari per garantire un futuro sostenibile, giusto e inclusivo per le nostre flotte e le nostre comunità locali, proteggendo al contempo gli ecosistemi. Sappiamo che dobbiamo agire rapidamente e con decisione. Per questo, sotto la guida dell'Unione Europea, la General Fisheries Commission for the Mediterranean ha già iniziato ad attuare la strategia con l'adozione di un ambizioso pacchetto di misure in occasione della sessione annuale”, ha commentato il commissario europeo per ambiente, oceani e pesca, Virginijus Sinkevičius, annunciando l'intenzione dell'UE di aumentare il suo contributo finanziario attraverso il GFCM Grant.
Cosa prevede la GFCM Strategy 2030 per la pesca sostenibile
Con i suoi cinque target, ciascuno articolato in impatti attesi e azioni strategiche e accompagnato da piani attuativi dettagliati che verranno regolarmente aggiornati, la nuova strategia per il Mediterrano e il Mar Nero si basa su un approccio integrato alle complesse sfide nella regione e collegate alla transizione verde. Il documento affronta questioni come le condizioni dell'ambiente marino e la conservazione della biodiversità, al fine di fornire i massimi rendimenti sostenibili (MSY), e consolida la capacità dei membri della Commissione di intraprendere azioni forti contro la pesca illegale e per assicurare condizioni di parità intorno ad entrambi i bacini marittimi.
La strategia conferma anche il sostegno alle comunità locali e ai loro mezzi di sussistenza lungo la catena del valore, con particolare attenzione alla pesca su piccola scala, prevede misure coordinate per garantire condizioni di lavoro dignitose, per sostenere i giovani e riconoscere adeguatamente il ruolo delle donne nel settore della pesca e dell'acquacoltura, nonché per promuovere i processi decisionali partecipativi. Fronte acquacoltura, la strategia definisce il quadro per una governance a lungo termine e per la realizzazione di investimenti responsabili, oltre a promuovere le nuove tecnologie e le migliori pratiche disponibili attraverso la rete dei centri regionali di condivisione delle conoscenze e i centri di dimostrazione nel campo dell'acquacoltura.
Parallelamente all'adozione della nuova strategia, è stato lanciato immediatamente anche il processo per la sua implementazione: durante l'incontro sono state adottate 35 raccomandazioni e risoluzioni della Commissione generale che traducono gli obiettivi e i target della strategia in azioni concrete, di cui 33 presentate dall'UE. Tra queste vi sono misure importanti per migliorare la gestione e il controllo della pesca nell'Adriatico e nel Mar Nero, per proteggere meglio le specie e gli habitat sensibili e consolidare il quadro di monitoraggio e controllo, compresa la lotta alle attività illegali, non dichiarate e non regolamentate (Illegal, unreported and unregulated - IUU) sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero. Per le restanti due proposte i partner regionali hanno chiesto più tempo per la valutazione a livello tecnico, in vista della loro adozione alla prossima sessione annuale in programma nel 2022.
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