La consultazione sulla Strategia europea per la resilienza Idrica
C’è tempo fino al 4 marzo per partecipare alla consultazione lanciata dalla Commissione UE per la definizione della Strategia europea per la resilienza Idrica, il quadro di ampio respiro con cui Bruxelles intende affrontare il tema “acqua”, concentrandosi su tre aspetti principali: il ripristino del ciclo idrico, l’accesso all’acqua e il sostegno all'industria idrica europea.
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Presente anche nelle Linee guida politiche del von der Leyen bis, la Strategia per la resilienza idrica mira a “garantire una gestione adeguata delle risorse, affrontare la scarsità e migliorare il vantaggio competitivo e innovativo della nostra industria idrica adottando un approccio di economia circolare”, si legge nel documento rilasciato a metà luglio subito prima del voto sulla presidenza della Commissione europea.
In tale contesto dal 4 febbraio al 4 marzo 2025 è attiva una consultazione pubblica volta a raccogliere i contributi degli stakeholder per sviluppare un piano europeo per rafforzare i sistemi idrici del continente.
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Che cos’è la Strategia europea per la Resilienza Idrica?
Sulla base dei dati ricorrenti sullo stato di salute dei sistemi idrici europei - gli ultimi dei quali presentati proprio in questi giorni dalla commissaria europea per l'ambiente, la resilienza idrica e un'economia circolare e competitiva, la svedese Jessika Roswall - è chiaro ormai come il tema “acqua” debba ormai diventare una priorità per l’UE. “Abbiamo dato l’acqua per scontata per tanto tempo e ora non è più così”, ha infatti spiegato in conferenza stampa Roswall, citando il rischio desertificazione e la siccità, ma anche le sempre più frequenti e violenti inondazioni, due facce d'una stessa medaglia, così come l’inquinamento di mari e fiumi.
Nonostante l’UE goda di un ampio set di norme per proteggere e gestire in modo sostenibile l'acqua, la cattiva gestione strutturale e il degrado diffuso delle risorse idriche e degli ecosistemi stanno dunque danneggiando non solo l'ambiente e la popolazione dell'UE, ma anche l'economia causando danni per miliardi di euro.
In tale contesto, la Strategia intende rispondere ad un chiaro bisogno di azione per affrontare le sfide legate all'acqua, chiamando in campo non solo gli Stati Membri e le istituzioni europee, ma anche stakeholder come le autorità locali, il settore privato, le ONG e i cittadini. Il suo obiettivo è, infatti, quello di definire un percorso verso la sicurezza e la resilienza idrica - così da garantire la disponibilità di acqua pulita e proteggere meglio l'UE dai rischi legati all'acqua - integrando le considerazioni idriche in diverse politiche e fonti di finanziamento, e rafforzando l'impegno, la cooperazione e la costruzione della fiducia tra i settori che dipendono dall'acqua e altri stakeholder.
A ciò si aggiunge il tema competitività. Alla stregua di quanto già previsto per altri settori come ad esempio le cleantech, anche in questo caso esiste un comparto - l’industria idrica - che non solo offre soluzioni e tecnologie capaci di gestire meglio i problemi connessi al tema “acqua”, ma che genera anche ricchezza e consente all’UE di mantenere la propria autonomia strategica su questo versante.
Alla luce di ciò, la Strategia europea per la resilienza idrica prevede quindi tre obiettivi specifici e cinque aree di intervento.
Nello specifico, le finalità sono quelle di: ripristinare e proteggere il ciclo idrico; garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari accessibili a tutti; e, appunto, promuovere un'industria idrica competitiva nell'UE come parte di un'economia circolare pulita e consapevole dell'uso dell'acqua.
I cinque ambiti di intervento, invece, sono: governance e attuazione; infrastruttura; finanza e investimenti; sicurezza; industria, innovazione e istruzione.
E’ bene sottolineare che, come già fatto per il tema energia ed efficienza energetica, anche in questo caso la Commissione UE intende dare priorità al principio 'Prima l'Efficienza Idrica' ('Water Efficiency First, in inglese) per aumentare il riutilizzo e la circolarità dell'acqua attraverso investimenti e innovazioni su larga scala.
La consultazione sulla Strategia europea per la Resilienza Idrica
In linea con la prassi UE che prevede di ascoltare stakeholders e cittadini su temi e priorità politiche, anche nel caso della Strategia per la Resilienza Idrica Bruxelles ha deciso di lanciare una consultazione per raccogliere contributi utili allo sviluppo e al perfezionamento di questa iniziativa.
Nel concreto, si tratta di un documento con cui l’UE informa il pubblico e gli stakeholders sul lavoro della Commissione su questo fronte, mentre non prevede nessun questionario a cui rispondere. Pertanto la consultazione consiste nell’invito a inviare a Bruxelles feedback e opinioni sulla comprensione del problema da parte della Commissione e delle possibili soluzioni, così come qualsiasi informazione pertinente in possesso delle parti interessate.
Come già accennato, la consultazione resterà aperta un mese, fino al 4 marzo 2025. Vi si accede dal portale “Dì la tua” in tutte le 24 lingue dell'UE.