Italia-Montenegro - progetti di investimento in ambito infrastrutturale
Imprese italiane in Montenegro per discutere delle maggiori opportunità di business nel settore delle costruzioni.
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Il 21 e 22 settembre 2016 si è tenuta a Podgorica, in Montenegro, una missione imprenditoriale che ha raccolto circa 45 imprese italiane della filiera delle costruzioni per approfondire le possibilità di investimento nel mercato montenegrino, con particolare riguardo per le infrastrutture di trasporto - strade, ferrovie, aeroporti, porti, etc. -, ospedaliere e dell’energia.
Tra i progetti più interessanti in campo:
- il rifacimento dell’aeroporto di Tivat,
- lo sviluppo dell’aeroporto di Podgorica e del porto di Bar;
- l’autostrada Bar-Boljare,
- il Corridoio adriatico-jonico,
- il tratto montenegrino del corridoio elettrico trans-balcanico,
- la parte montenegrina dell’interconnessione energetica Italia-Montenegro-Serbia-Bosnia Erzegovina,
- le centrali idroelettriche sui fiumi Komarnica e Moraca,
- l’ammodernamento degli ospedali,
- l’edilizia abitativa di interesse per il settore turistico.
La missione, organizzata dall’ANCE e dall’Ambasciata d’Italia in Montenegro con il sostegno di ICE Agenzia e la collaborazione della Farnesina, acquista un significato particolare nell'ottica del percorso di avvicinamento all'Unione europea che Podgorica sta compiendo.
Durante l'ultimo vertice del Processo di integrazione europea dei Balcani occidentali, svoltosi a Parigi a luglio scorso, il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola ha affermato che l'Italia – che guiderà il processo nel 2017 – intende avviare rapidamente il proprio turno di presidenza al fine di favorire il cammino di integrazione dei Paesi dell'area per mezzo di “progetti realizzabili e di interconnessione nei campi energetico, delle infrastrutture, dei trasporti e delle piccole e medie imprese orientate alla crescita".
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Montenegro: situazione economica e interscambio con l'Italia
Il 2015, spiega una nota dell'ICE sul Montenegro aggiornata a marzo 2016, è stato caratterizzato da un trend di recupero della maggior parte degli indicatori macroeconomici del Paese. L’inflazione, dopo un periodo di andamento negativo nel 2014 dovuto alla contrazione dei consumi ed al declino del prezzo del petrolio, ha assunto valori positivi. Il Montenegro ha, inoltre, "proseguito con successo il percorso verso l’integrazione europea chiudendo due dei 35 capitoli dell’acquis comunitario" e "ha avviato le trattative per il capitolo relativo alla giustizia".
Il 2015, si legge nella nota dell'ICE, ha segnato anche "un passo decisivo nell’utilizzo di fondi europei dopo l’accreditamento nell’utilizzo di fondi di assistenza di pre-adesione in maniera decentralizzata".
Sul piano macroeconomico, continua l'ICE, si è registrata una continuità del trend di crescita, realizzata anche nel 2014, dopo un periodo di recessione dovuto agli effetti negativi della crisi dei Paesi della regione causati dalle alluvioni del maggio 2014, sanzioni reciproche tra l’Ue e la Russia, e l’indebolimento dei rapporti commerciali con i principali partner del Montenegro.
La produzione industriale nel 2015 ha registrato un +7,9% rispetto al 2014, con il settore manifatturiero che ha registrato una crescita del 19,9%. Viceversa, i settori che hanno registrato un calo sono il minerario (-8,1%) e quello della produzione di energia elettrica (-5,9%). Il turismo rimane, invece, un settore trainante dell’economia montenegrina.
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L'interscambio del Montenegro con il resto del mondo nel 2015 è stato pari a 2.157,7 milioni di euro, registrando un +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2014, con le esportazioni pari a 317,1 milioni di euro (-4,8%) e le importazioni pari a 1840,5 milioni di euro (+3,2%).
La Serbia è il primo cliente del Paese con 70,2 milioni di euro. Segue l’Italia al secondo posto con 40 milioni di euro e la Bosnia-Erzegovina con 29,4 milioni di euro. Per quanto riguarda le importazioni montenegrine, la Serbia continua ad essere il primo fornitore, con importazioni pari a 518 milioni. Seguono Cina, con 190 milioni di euro, e Bosnia-Erzegovina, con 120 milioni di euro. L'Italia è il quarto fornitore del Montenegro con importazioni montenegrine pari a 118 milioni di euro (6,4% delle importazioni totali).
Photocredit: lassi.kurkijarvi via Foter.com / CC BY-NC