I risultati dei voucher digitalizzazione
Un articolo di Fabio Pagliarini e Michele Repole di Invitalia fa il punto sui risultati del voucher digitalizzazione, l'incentivo previsto dal Ministero dello Sviluppo economico per incoraggiare la trasformazione digitale delle PMI.
> Voucher digitalizzazione: domande di erogazione da settembre
I voucher digitalizzazione, previsti dal MISE in attuazione del decreto Destinazione Italia, hanno l'obiettivo di sostenere l'avvio di processi di trasformazione digitale e di percorsi formativi necessari ad accompagnare la transizione delle imprese alle nuove tecnologie. Uno strumento particolarmente utile, osservano Fabio Pagliarini e Michele Repole di Invitalia, se si pensa che, nonostante l'aumento degli investimenti registrato negli ultimi anni, le ultime rilevazioni Istat mostrano un livello di digitalizzazione ancora basso in circa nove imprese italiane su dieci.
La quota di aziende che sfruttano l'ecommerce è ancora molto ridotta (12,5%), così come l'incidenza delle imprese che hanno organizzato corsi di formazione in ambito ICT (12,9%), e la diffusione della banda larga mobile (70,9%) e di pagine e siti web dedicati (72,1%) non è ancora sufficiente.
> Voucher digitalizzazione – online gli importi delle agevolazioni
Cosa sono i voucher digitalizzazione
I voucher digitalizzazione sono finanziamenti a fondo perduto di importo non superiore a 10mila euro, a sostegno delle spese sostenute per:
- l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell'efficienza aziendale,
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce,
- la connettività a banda larga e ultralarga da parte delle imprese,
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle piccole e medie imprese,
- la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, favorendo l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro,
- il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l'acquisto e l'attivazione di decoder e parabole, nelle aree in cui le condizioni geomorfologiche non consentano l'accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili.
I voucher sono concessi nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili a favore di piccole e medie imprese con sede legale sul territorio nazionale e iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente, che non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese e che non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti secondo la normativa vigente.
Lo sportello per la presentazione delle domande si è aperto alle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e si è chiuso il 12 febbraio, mentre le richieste di erogazione possono essere presentate a partire dal 14 settembre 2018 ed entro il 14 marzo 2019. Il termine per l’ultimazione delle spese progettuali connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico, invece, è stato recentemente prorogato al 31 gennaio 2019.
Oltre 91mila beneficiari in tutta Italia
La somma concessa, spiega l'articolo di Fabio Pagliarini e Michele Repole, ammonta complessivamente a circa 342,5 milioni di euro, a valere sul PON Imprese e Competitività 2014-2020 e sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC).
Le imprese beneficiarie sono 91.488 su tutto il territorio nazionale, a fronte di un valore totale dei progetti presentati pari a 1,49 miliardi di euro, di cui:
- 896.388.366 euro per il miglioramento dell'efficienza aziendale (60,2%),
- 260.560.094 euro per la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro (17,5%),
- 271.974.073 euro per lo sviluppo di soluzioni ecommerce (18,3%),
- 14.045.041 euro per la connettività a banda larga e ultra larga (0,9%),
- 1.187.077 euro per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare (0,1%),
- 43.992.834 euro per la formazione qualificata del personale in campo ICT (3%).
A livello territoriale la maggior parte delle risorse sono andate alle Regioni del Mezzogiorno, dove si registrano, in virtù del contributo del PON Imprese e competitività, progetti interamente agevolati, mentre l'intensità di copertura dei voucher si colloca tra il 40 e il 18 per cento nelle altre Regioni.
Gli importi più elevati sono stati concessi alle Regioni Campania e Puglia, che hanno ricevuto rispettivamente 77,6 e 40,5 milioni di euro, mentre per numero di progetti finanziati spicca la Lombardia, con 12.705 beneficiari.
Interessante il confronto tra la localizzazione dei progetti e dei fornitori, reso possibile dall’alto livello di automazione della procedura, che ha reso disponibili dati operativi utili per la valutazione dell'agevolazione e per la progettazione di ulteriori misure.
In generale, mentre le pratiche sono localizzate per il 63% al Nord e per il 37% al Sud, i fornitori sono localizzati per il 68% al Nord e per il 32% al Sud, con uno scostamento che sale a 8 punti percentuali se ci concentra sulle fatture di importo uguale o superiore a 10mila euro.
Lo stesso trend si conferma se si guarda ai soli beneficiari localizzati nelle Regioni del Sud: nel caso dei progetti finanziati con un importo superiore a 5mila euro, si registra una quota del 19% di fornitori con sede nel Centro-Nord, in particolare localizzati in Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, mentre nel caso dei progetti con importi fino a 5mila euro, la quota di forniture extra-area scende di 4 punti percentuali.
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