Piano Mattei: CDP e AfDB insieme nel Growth and Resilience Africa Fund
Con la firma dell’accordo tra i vertici di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e della Banca africana di sviluppo (AfDB) si pongono le basi per il lancio del Growth and Resilience Africa Fund (GRAf), lo strumento finanziario promosso nell'ambito del Piano Mattei che punta a sostenere progetti di investimento promossi da soggetti privati in Africa. Una piattaforma che ambisce a mobilitare fino a 750 milioni di euro, di cui i primi 400 milioni provenienti da CDP e AfDB.
Il lancio del GRAf - Growth and Resilience Africa Fund arriva a ridosso del primo via libera alla conversione in legge del decreto Infrastrutture (DL 89/2024), che al suo interno reca un set di misure finanziarie relative proprio al Piano Mattei, e in contemporanea con l’esame, da parte di Camera e Senato, dello Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di adozione del “Piano strategico Italia-Africa: Piano Mattei”.
Per approfondire: Cosa prevede il Piano Mattei
Che cos’è il Growth and Resilience Africa Fund del Piano Mattei?
Il Fondo Growth and Resilience Africa è un nuovo strumento finanziario che punta ad agire come una piattaforma capace di accelerare l’attuazione di nuove iniziative promosse dal settore privato nel continente africano, creando un unico punto di accesso per le opportunità di investimento.
Da quanto si apprende dallo schema di DPCM sul Piano Mattei, il Growth and Resilience Africa Fund è infatti uno dei due strumenti previsti dal Piano per sostenere le imprese e le società progetto locali, attraverso investimenti in capitale di rischio, finanziamenti e interventi di assistenza tecnica, assicurando la sostenibilità finanziaria delle operazioni, coinvolgendo gli stakeholder istituzionali e privati locali e catalizzando le risorse di altri investitori internazionali.
Più nello specifico il GRAf è uno strumento finanziario di sostegno indiretto al settore privato. Le risorse investite, che possono arrivare a 200 milioni di euro per ciascuna istituzione (CDP e AfDB) in cinque anni, saranno infatti veicolate nel tessuto economico africano attraverso Fondi che operano sul territorio.
Detto in altri termini, il GRAf punta ad essere una piattaforma di sostegno al settore privato degli Stati partner in grado di moltiplicare il volume delle risorse a disposizione, aggregando capitali da altri investitori e intervenendo in Fondi già operativi nel Continente africano. L'obiettivo è quello di arrivare a mobilitare ulteriori 350 milioni di euro, per conseguire un totale di 750 milioni, permettendo ai futuri investitori che aderiranno di acquisire nuove conoscenze sul settore privato africano e di condividere opportunità di investimento in Fondi che operano in Africa.
Informazioni più dettagliate sulla natura del coinvolgimento degli altri investitori emergono sempre dal DPCM sul Piano Mattei. Nel provvedimento, infatti, si precisa che il “GRAf si basa su una struttura di tipo aperto e flessibile” e che “i co-investitori della piattaforma sottoscriveranno dei soft pledges (impegni non vincolanti), mantenendo piena discrezionalità sulle decisioni di investimento rispetto alle singole opportunità generate dai partecipanti”.
Per questo la governance del GRAf - nel quale CDP assume il ruolo di promotore e investitore di riferimento, nonché di fornitore di servizi di segretariato a supporto dell'operatività e della governance del GRAf stesso - prevede la presenza dei seguenti organi:
- uno Strategic committee, formato da rappresentanti dei principali co-investitori, con il compito di definire la strategia di investimento della piattaforma;
- un Advisory committee, formato da rappresentanti di ciascun co-investitore, con il compito di analizzare le potenziali opportunità e monitorare l'andamento degli investimenti.
Per quanto concerne gli ambiti di intervento, lo schema di DPCM prevede che il Growth and Resilience Africa Fund si focalizzi su tre aree tematiche:
- la resilienza alimentare, includendo i settori della produzione agricola, della trasformazione alimentare e della distribuzione del cibo;
- la sicurezza energetica e la tutela ambientale, mediante lo sviluppo di infrastrutture sostenibili, energie rinnovabili ed economia circolare;
- la creazione di posti di lavoro.
Come accennato all’inizio, il GRAf è uno dei due strumenti finanziari del Piano Mattei a sostegno del settore privato, quello che opera in maniera “indiretta”.
Ad esso si affianca infatti quel Plafond Africa previsto dal DL 89/2024, che permette a CDP di concedere finanziamenti (per un limite di 500 milioni di euro) direttamente in favore di imprese operanti in Africa al fine di sostenere iniziative e progetti promossi nell’ambito del Piano.
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