Le imprese con brevetti performano meglio e pagano di più

Studio EPO - Foto di Lukas da PexelsSecondo un recente studio dello European Patent Office (EPO), le aziende che possiedono almeno un brevetto o hanno tutelato marchi e design generano ricavi più alti per dipendente e pagano salari più elevati rispetto alle aziende che non possiedono nessun diritto di proprietà intellettuale (DPI) registrato. La differenza è particolarmente significativa per le PMI.

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Nonostante i ricercatori non parlino esplicitamente di un rapporto causale, lo studio fornisce una conferma empirica dell'esistenza di una correlazione positiva tra la proprietà di DPI e le performance economiche, ponendosi in linea con altre ricerche condotte tra il 2015 e il 2021 che avvalorano una serie di argomenti teorici a supporto del ruolo cruciale giocato dagli asset intangibili e dai DPI nel promuovere l'innovazione, aumentare la produttività e, in ultima analisi, migliorare le prestazioni delle singole imprese.

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Lo studio dell’EPO su tutela della proprietà intellettuale e performance aziendali

Lo studio "Intellectual property rights and firm performance in the European Union" ha esaminato una coorte di 119 mila aziende europee provenienti da tutti i 27 Stati membri dell'UE su un periodo di dieci anni (2013-2022). I DPI considerati nell'analisi sono stati brevetti, marchi e/o design registrati presso l'EPO, l'EUIPO e/o presso gli uffici nazionali e regionali di PI all'interno dell'UE. I dati dei registri pubblici di PI sono stati abbinati a voci in ORBIS (un database commerciale) che, per esempio, fornisce dati dai bilanci annuali riportati ai regolatori. Queste informazioni hanno permesso di derivare valori come il "ricavo per dipendente".

Tra i principali risultati emersi figura anzitutto la scarsa diffusione della proprietà di diritti di proprietà intellettuale (DPI) tra le PMI rispetto alle grandi imprese. Nel campione analizzato, infatti, meno del 10% delle PMI possiede uno dei tre tipi di DPI (brevetti, marchi o design), mentre quasi il 50% delle grandi imprese possiede almeno un tipo di DPI o una combinazione di essi. La disparità è evidente anche nelle singole categorie di DPI, con circa l'1,1% delle PMI che possiede brevetti, rispetto al 12,3% delle grandi imprese. Per i marchi, i tassi di proprietà sono 9,2% per le PMI e 46,1% per le grandi imprese. Analogamente, la proprietà del design è dell'1,1% tra le PMI e del 10,7% per le grandi imprese.

Il secondo risultato rilevante emerso dalla ricerca riguarda le performance delle imprese che possiedono un DPI. Tali entità, infatti, hanno in media un fatturato per dipendente superiore del 23,8% rispetto alle imprese che non ne possiedono. Nello specifico, i proprietari di brevetti hanno un fatturato per dipendente superiore del 28,7%, i proprietari di marchi del 23,3% e i proprietari di design del 29,3%. 

Interessante da notare anche che le imprese che registrano DPI pagano in media salari più alti del 22% rispetto a quelle che non lo fanno. In particolare i salari più alti sono corrisposti dai proprietari di brevetti (43,3%), seguiti dai proprietari di design (24,8%) e da quelli di marchi (20,9%).

Quanto ai settori, quello con la più alta quota di proprietari di DPI è il settore delle informazioni e comunicazioni, che si colloca al primo posto con il 14,8% delle imprese che registra almeno un DPI. Altri settori con una percentuale relativamente alta di proprietari di DPI sono il manifatturiero (14,2%), la fornitura di acqua, la gestione dei rifiuti e le attività di risanamento (12%) e infine le attività professionali, scientifiche e tecniche (10,7%).

Sebbene - come già accennato - l’analisi non possa parlare di un nesso causale tra il possesso dei DPI e le migliori performance, i ricercatori mettono in luce come la differenza del fatturato per dipendente tra i proprietari di DPI e le imprese senza DPI registrati sia del 44%, così come il dato relativo alle PMI che, sebbene brevettino di meno, quando lo fanno sembrerebbero performare molto meglio rispetto alle loro controparti che non hanno DPI.

Per maggiori informazioni, consulta lo studio

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