Unione mercati capitali - nuove regole per quotazione PMI
Raggiunto l'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulle nuove regole per migliorare l'accesso delle piccole e medie imprese al finanziamento tramite i mercati dei capitali.
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L'obiettivo della normativa, che si inserisce nel quadro dell'Unione dei mercati dei capitali dell'UE, è favorire la crescita delle imprese europee, aiutandole ad accedere più facilmente e a costi più contenuti al finanziamento basato sul mercato.
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Nuove regole per l'accesso delle PMI ai mercati capitali
Lo scorso maggio la Commissione UE ha presentato una proposta legislativa che apporta modifiche tecniche al regolamento sugli abusi di mercato e al regolamento sui prospetti, con l'intento di incrementare il numero di offerte pubbliche iniziali (IPO) presentate dalle PMI e consentire alle società quotate sui mercati pubblici di attirare una più ampia gamma di investitori.
Nel dettaglio, le principali proposte di modifica della normativa sulla quotazione delle PMI intendono:
- adattare gli obblighi attuali, che impongono di tenere registri di tutti coloro che hanno accesso a informazioni in grado di influire sul prezzo dei titoli in modo da ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle PMI, permettendo comunque alle autorità competenti di indagare in caso di abuso di informazioni privilegiate;
- consentire agli emittenti quotati da almeno tre anni sui mercati di crescita per le PMI di redigere un prospetto semplificato se desiderano passare a un mercato regolamentato;
- semplificare la registrazione delle sedi di negoziazione specializzate nell'emissione di obbligazioni come mercati di crescita per le PMI;
- definire un complesso di norme in materia di contratti di liquidità comune ai mercati di crescita per le PMI in tutti gli Stati membri, che si applicherebbe parallelamente alle norme nazionali.
Le nuove norme introdurranno modalità più proporzionate per incentivare la quotazione delle PMI senza pregiudicare la tutela degli investitori e l'integrità del mercato.
All'accordo raggiunto tra l'Europarlamento e il Consiglio seguiranno ulteriori lavori di natura tecnica in vista dell'adozione formale dei documenti finali.
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