Strade: dal MIT 114 milioni a province e citta' metropolitane
In Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (MIT) del 29 maggio scorso, relativo al finanziamento di programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane.
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A disposizione, oltre 114 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2018. Di questi, 16 milioni sono stanziati per il 2019, 17 milioni per il 2020, 21 milioni per il 2021 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024. A questi si aggiungono 4 milioni per Roma.
La somma di 310,4 milioni riferita alle annualità dal 2025 al 2033, sarà oggetto di ulteriore decreto ministeriale al solo scopo di definire le tempistiche e le modalità di presentazione dei programmi.
A provvedere all’erogazione delle risorse a favore di province e città metropolitane, indicate dal decreto appena approdato in Gazzetta ufficiale, è la Direzione Generale per le strade e autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero.
Gli interventi previsti dal decreto MIT
I fondi dell'annualità 2019 saranno utilizzati per interventi di manutenzione straordinaria ritenuti urgenti dai soggetti attuatori, e non necessitano di preventiva programmazione. In particolare le risorse saranno utilizzate prioritariamente su ponti, viadotti, gallerie, così come per l’installazione di sensoristica di controllo dello stato dell'infrastruttura.
Le attività possono includere anche la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, come:
- la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell'infrastruttura;
- La realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell'infrastruttura esistente.
Per la ripartizione delle risorse sono applicati i criteri di consistenza della rete viaria (estensione chilometrica e numero dei veicoli), del tasso di incidentalità, della vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, cui sono stati attribuiti specifici parametri.
Sulla base del piano di riparto, a decorrere dall'entrata in vigore del decreto è assunto l'impegno pluriennale delle risorse (da considerarsi esteso anche al periodo 2025-2033).
Le risorse sono trasferite alle province ed alle città metropolitane interamente per ciascuna annualità secondo il piano di riparto dopo l'approvazione dei programmi, entro il 30 giugno di ogni anno.