Regioni colpite dal maltempo - finanziamenti per 524 milioni
A seguito degli eventi meteorologici straordinari che hanno colpito dieci regioni italiane da ottobre 2018, il Governo stanzia oltre 524 milioni di euro per investimenti nell’edilizia pubblica, nella manutenzione della rete viaria e per il contrasto al dissesto idrogeologico.
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Le risorse sono assegnate nell'ambito del Fondo per gli investimenti delle regioni e delle province autonome colpite da eventi calamitosi, previsto dalla legge di conversione n. 136-2018 del decreto Fiscale n. 119 del 2018.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019 che assegna i fondi è stato appena pubblicato in Gazzetta ufficiale.
> Il testo della Legge di conversione del Decreto Fiscale
Il Fondo: dotazione e funzionamento
Il Fondo, che ha una dotazione iniziale di 474,6 milioni di euro per l’anno 2019 e di 50 milioni di euro per l’anno 2020, si inserisce nell’alveo del “Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale” e, tra le altre cose, prevede azioni di contrasto al rischio idrogeologico determinato da calamità naturali, adottate sulla base della ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate, definiti dalla Protezione civile.
In particolare, il Fondo dispone di oltre 347 milioni a valere sull'annualità 2019, assegnati ai commissari delegati dalle regioni per la realizzazione di investimenti immediati di messa in sicurezza o ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate. I rimanenti 177 milioni di euro sono ripartiti tra il 2019 (127 milioni di euro) e il 2020 (50 milioni di euro) per gli altri investimenti urgenti.
La ripartizione dei fondi tra le regioni
Le regioni hanno adesso 20 giorni di tempo per predisporre un piano degli investimenti, suddiviso per settori di intervento, che identifichi gli interventi. Il piano sarà poi approvato dalla Protezione civile e potrebbe essere anche oggetto di rimodulazione in corso d'opera, in relazione ad esigenze straordinarie, nei limiti però della quota parte di finanziamento assegnata per ogni annualità al singolo beneficiario.
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Le risorse sono così ripartite tra le regioni, in misura proporzionale ai fabbisogni rappresentati al Dipartimento della Protezione civile all'esito delle ricognizioni:
- Bolzano: 7,5 milioni di euro
- Calabria: 16,7 milioni di euro
- Emilia Romagna: 10,1 milioni di euro
- Friuli-Venezia Giulia: 84,1 milioni di euro
- Lazio: 13 milioni di euro
- Liguria: 26,3 milioni di euro
- Lombardia: 11,4 milioni di euro
- Sardegna: 36 milioni di euro
- Sicilia: 55,9 milioni di euro
- Toscana: 5,3 milioni di euro
- Trento: 85,6 milioni di euro
- Veneto: 171,4 milioni di euro.
Chi non spende, deve restituire
Il Decreto prevede anche un meccanismo di riparto delle risorse assegnate ma non utilizzate in favore dei soggetti che documentino di aver avviato almeno il 70% degli investimenti previsti nel piano e che ne garantiscano l'impiego entro il 31 dicembre di ogni annualità.
Il controllo sul possibile riparto verrà effettuato entro il 30 settembre di ciascuna annualità mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
> Consulta il DPCM del 4 aprile 2019
Photocredit: Joonghyuck Cho