Educare in Comune: bando da 15 milioni per contrastare la povertà educativa
Via libera al bando Educare in comune: l'avviso da 15 milioni di euro per contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi, in un momento in cui l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha acuito le disuguaglianze, le fragilità e i divari socioeconomici.
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A causa del diffondersi della pandemia da coronavirus, la situazione sociale, economica e culturale dei minorenni è nettamente peggiorata: studi nazionali evidenziano che gli effetti sull’economia e la chiusura di molti servizi hanno inciso sulla povertà economica e acuito le disuguaglianze e i divari che sono alla base della povertà educativa.
In considerazione del contesto attuale, il Dipartimento per le politiche della famiglia lancia Educare in Comune: l'avviso pubblico volto a promuovere l’attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali, per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali, formative ed educative dei minori.
Questa iniziativa si sviluppa parallelamente al bando EduCare: l'avviso da 35 milioni di euro per incentivare la ripresa delle attività educative, ludiche e ricreative di bambini e ragazzi, fortemente penalizzati dall'emergenza sanitaria da Covid-19.
Contributi ai progetti per il contrasto della povertà educativa
L’avviso propone azioni di intervento per restituire importanza e protagonismo agli attori locali della "comunità educante", per sperimentare, attuare e consolidare, sui territori, modelli e servizi di welfare di comunità nei quali i minorenni e le proprie famiglie diventino protagonisti sia come beneficiari degli interventi, sia come strumenti d’intervento.
Possono partecipare i comuni, in qualità di unici beneficiari del finanziamento, singolarmente o in forma associata, anche in collaborazione con enti pubblici e privati.
I progetti dovranno valorizzare lo sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti, al fine di renderli individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità di appartenenza, promuovendo il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere esistenti.
Le proposte dovranno, inoltre, prevedere interventi e azioni in linea con gli obiettivi della Child Guarantee e dovranno essere volti a contrastare gli effetti negativi prodotti dalla pandemia di Covid-19 su bambini e ragazzi, tenendo conto degli aspetti relativi al genere, all’età e alle provenienze culturali, nonché alle diverse abilità dei bambini e adolescenti coinvolti.
Sono tre gli ambititi tematici su cui i beneficiari dovranno focalizzarsi:
- famiglia come risorsa;
- relazione e inclusione;
- cultura, arte e ambiente.
I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di dodici mesi.
Le risorse finanziarie dedicate all'avviso sono pari a 15 milioni di euro. Il contributo per singolo progetto approvato sarà compreso fra i 50mila e i 350mila euro.
Le domande per partecipare potranno essere presentate entro il 1° marzo 2021.