Tavolo Moda: incentivi alle imprese per 250 milioni nel 2025

Tavolo Moda - Credit: Ministero delle Imprese e del Made in ItalyIn occasione dell'ultima riunione del Tavolo permanente della moda, il ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) Adolfo Urso ha fatto il punto sugli incentivi previsti per le imprese del settore nel 2025, dai mini contratti di sviluppo fino ai contributi per la transizione digitale ed ecologica. Ulteriori 250 milioni saranno mobilitati per affrontare l'annosa questione dei crediti d'imposta ricerca e sviluppo, con un nuovo sconto in sostituzione del contributo per il riversamento del tax credit.

Moratoria finanziamenti, CIG, sblocco tax credit R&S e voucher Ecoprogettazione per il comparto moda

Si tratta della quarta riunione del Tavolo partito nel gennaio 2023 per rispondere alla sfida della transizione digitale ed ecologica della moda, occasione in cui il ministro Urso ha ricordato i fondi già destinati al settore per il 2025: 100 milioni per i Contratti di sviluppo, 100 milioni per i Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale delle imprese, 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità, per un totale di circa 250 milioni.

Nello specifico, i 100 milioni per i mini contratti di sviluppo provengono dal Ddl PMI approvato dal Cdm del 14 gennaio, che attiva la misura per gli investimenti di importo compreso fra 3 e 20 milioni di euro. A questi si aggiungono 100 milioni per i tradizionali contratti di sviluppo, cioé per investimenti di importo superiore a 20 milioni.

Al ddl Made in Italy si devono invece i 15 milioni di euro per gli incentivi a sostegno di investimenti per la transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori, per cui è possibile presentare domanda fino alla fine del mese. A questi si aggiungono poi 30,5 milioni di euro per gli investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi di riciclo.

Altri 250 milioni dovrebbero invece andare a sanare i problemi collegati al tax credit R&S, in particolare circa l'utilizzo dei crediti di imposta ricerca e sviluppo per il periodo 2015-2019. Con un emendamento al DL Milleproroghe, ha annunciato Urso, si andrebbe infatti a potenziare la misura già predisposta con la Legge di Bilancio 2025 per "dare una soluzione, per quanto sostenibile, a quanto accaduto nel passato, che pesa come un macigno anche sulle imprese della moda". Oltre a riaprire i termini di adesione al riversamento, l'emendamento introdurrebbe uno sconto, in sostituzione del contributo.

Per approfondire: Contributo Riversamento tax credit R&S nella legge di bilancio 2025

In parallelo, Urso ha ricordato la collaborazione con ABI, MCC e SACE, grazie alla quale le imprese in temporanea difficoltà possono accedere a una sospensione, fino a un periodo massimo di 12 mesi, dei pagamenti dei finanziamenti ricevuti dalla SIMEST. Sul fronte della tutela dell'occupazione, infine, a breve partirà un confronto su come rendere più flessibili le condizioni di accesso alla cassa integrazione, alla luce del tiraggio modesto della misura. I dati INPS per il 2024 e il 2025 registrano che, a fronte di circa 110 milioni stanziati per la CIG per il settore moda (73,6 milioni nel 2024 e 36,8 nel 2025), ad oggi sono stati erogati solo 2,9 milioni.

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