Lazio: il Piano Casa punta sulla riqualificazione degli edifici e sulla semplificazione
In corso di approvazione il nuovo Piano casa della Regione Lazio, ora sottoposto al vaglio della presidenza del Consiglio regionale. Le principali linee di intervento riguardano la riqualificazione degli edifici esistenti, così da evitare lo sfruttamento di terreno attualmente libero e adottare criteri di risparmio energetico e sicurezza antisismica, e la semplificazione delle procedure burocratiche.
Per quanto riguarda l’obiettivo di semplificare le procedure, il Piano consentirà il ricorso alla Dia (Dichiarazione inizio attività) per interventi fino a 500 metri cubi, mentre per lavori di maggiore entità si dovrà richiedere il permesso alla costruzione, di cui si intendono però velocizzare i tempi raccogliendo in un solo giorno tutti i pareri.
Il Piano permetterà di realizzare interventi di ampliamento anche su edifici ubicati in zone agricole, a eccezione di alcune aree vincolate per le quali non sarà possibile ottenere il nulla osta, e nel centro storico urbanistico, ma non all'interno dei confini dei centri urbani storici.
Sarà possibile procedere alla demolizione e ricostruzione degli edifici dismessi per farne strutture residenziali, destinate per il 30% all'housing sociale. Laddove gli interventi perseguano l'adeguamento sismico dell'immobile la misura dell'ampliamento potrà raggiungere il 35% della volumetria esistente.
Il Piano estende inoltre il margine di intervento sugli edifici di dimensioni maggiori di 1000 metri cubi, che potranno essere ampliati fino al 20%.
Attenzione anche nei confronti dell'ambiente e del paesaggio: oltre a prevedere il ricorso a materiali ecocompatibili e a misure di bio-architettura, il Piano stabilisce che saranno assegnati premi di cubatura fino al raddoppio degli edifici esistenti a coloro che trasferiranno altrove gli edifici ubicati in aree costiere, lacustri e fluviali.
Presentando le linee guida del nuovo Piano Casa, la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha anche anticipato un intervento straordinario a favore dei circa 250 Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti, che prevede un impegno di oltre 41 milioni di euro: 31,5 milioni per i piccoli comuni, 2 milioni per i microcomuni, 8 milioni per i comuni capofila dei distretti sociali.
Infine ha approfittato dell'occasione per annunciare una misura a favore degli artigiani e delle piccole imprese, che beneficeranno del pagamento di tutte le fatture sotto i 5 mila euro, per un totale di circa 10 milioni di euro.