Parlamento UE: un primo passo verso la tassa sulle transazioni finanziarie
In attesa dei voti di tutto il Parlamento nella plenaria di marzo, ieri la Commissione per gli affari economici e monetari ha sostenuto la proposta di tassare le transazioni finanziarie, approvando il rapporto della socialista greca Anni Podimata. In seguito alla crisi, l'obiettivo è fornire nuove fonti di finanziamento alle casse pubbliche dei vari Paesi UE e scoraggiare la speculazione finanziaria.
La proposta della deputata è una tassa tra lo 0,01% e lo 0,05% che riduca la speculazione e che includa ogni tipologia di transazione per evitare che le operazioni si spostino sulle parti meno regolamentate del settore finanziario, da applicare ad un'ampia gamma di strumenti (azioni, titoli di stato, valute e derivati), con esenzioni e soglie ben definite, tenendo conto anche delle esigenze dei piccoli investitori.
Inoltre, mentre la Commissione sostiene uno sviluppo di questa tassa a livello globale, la relatrice del Parlamento propone inizialmente di introdurla a livello europeo.
Si stima che le entrate potenziali di questa manovra sarebbero di quasi 200 miliardi di euro l'anno a livello europeo, ovvero di 650 miliardi di dollari a livello globale.
Diverse le idee a riguardo dei vari Paesi.
I critici della manovra sostengono, per esempio, che introdurre la tassa soltanto in Europa potrebbe danneggiarne la competitività.
Sulla stessa linea si esprime il liberale svedese Olle Schmidt: "penso che una parte del settore finanziario europeo semplicemente si sposterà sotto altri paesi, probabilmente meno trasparenti di quelli europei. Non credo che sarebbe positivo per noi".
Un'altra perplessità riguarda l'approvazione della manovra da parte di tutti gli Stati membri.
"Sarà probabilmente molto complicato raggiungere un accordo. Ci sono molte idee differenti nell'Unione su come i proventi di questa tassa dovrebbero essere usati", aggiunge Schmidt.
La Podimata risponde dicendo che: "È compito del Consiglio e degli Stati membri dare una risposta convincente alla richiesta del Parlamento di una tassa sulle transazioni finanziarie. Ci aspettiamo però che il Consiglio europeo e quello degli affari economici si impegneranno per andare avanti".
Fino al voto nel corso della plenaria di marzo, alla Commissione è stato chiesto uno studio sul possibile impatto della tassa.
Nel rapporto su meccanismi di finanziamento innovativi a livello mondiale ed europeo, il Parlamento UE si è espresso anche in tema di Eurobond, Tassa sul carbonio e Strumenti di finanziamento innovativi legati unicamente alle politiche di sviluppo.
La risoluzione del Parlamento sulla tassa sulle transazioni finanziarie
La posizione della Commissione