Materie prime: il Piano Ue punta sull'innovazione
Il gruppo direttivo di alto livello del Partenariato europeo per l'innovazione (PEI) sulle materie prime ha presentato un piano strategico per assicurare all'Ue un approvvigionamento sostenibile di materie prime.
La crescente domanda di minerali e metalli non trasformati e le difficoltà nell'accesso alle materie prime sono all'origine dell'istituzione del gruppo direttivo di alto livello del PEI, che giovedì ha presentato un Piano strategico di attuazione (SIP) contenente un quadro degli interventi da realizzare per rendere l'Europa leader mondiale in materia di esplorazione, estrazione, trasformazione, riciclaggio e sostituzione delle materie prime entro il 2020.
Ricerca, sviluppo di nuove tecnologie, recupero e riciclaggio dei rifiuti e individuazione di materiali alternativi sono alcune delle proposte al centro del documento.
A fine ottobre verrà pubblicato un'avviso per la raccolta di manifestazioni di impegno, aperto a tutti i soggetti interessati a contribuire all'attuazione del SIP, mentre nel 2014 una comunicazione illustrerà le iniziative che la Commissione europea, gli Stati membri e il mondo industriale e accademico metteranno in campo per favorire, attraverso il migliore approvvigionamento di materie prime, l'obiettivo di portare al 20% la quota del Pil dell'Ue detenuta dall'industria entro il 2020.
"L'innovazione nel campo delle materie prime - sia essa legata all'estrazione, alla trasformazione, al riciclaggio o alla sostituzione - è la chiave per garantire la crescita e l'occupazione del futuro. Con questa proposta vogliamo sottolineare che l'Europa è in grado di affrontare queste importanti sfide avvalendosi delle innovative capacità di ricerca dell'Unione, rafforzate dall'iniziativa Horizon 2020”, ha commentato il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'Industria Antonio Tajani.
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Piano strategico di attuazione